Ecco il 174° segnale della ripresa: imposta sugli immobili triplicata in 4 anni

di LUIGI CORTINOVIS

Quando vedi che i giornali aprono con le bufale del cacciaballe di Firenze sulla riduzione delle tasse, comprendi appieno il motivo per cui l’Italia non ha alcun futuro. Quando poi leggi che c’è chi esulta per la sentenza che impone alla Chiesa di pagare l’IMU, hai la certezza che la speranza non è più l’ultima a morire… è già passata all’altro mondo.

In 4 anni le imposte locali sugli immobili sono quasi triplicate, lo dice Confedilizia, che dei lavori è addetta. le gabelle sono passate dai 9 miliardi di gettito Ici del 2009 ai circa 25 miliardi tra Imu e Tasi dello scorso anno. Spiega Confedilizia: “Con il 2015, la proprietà immobiliare si troverà, per il quarto anno consecutivo, a subire un livello di imposizione tributaria insostenibile, tale da rendere urgente un’inversione di tendenza attraverso una riduzione del carico fiscale”.

Ecco di seguito le elaborazioni dell’associazione dei proprietari, con i dati di gettito degli ultimi 4 anni:

2011 – Ici: 9,2 miliardi

2012 – Imu: 23,8 miliardi

2013 – Imu e Mini Imu: 20,4 miliardi

2014 – Imu e Tasi: 25,0 miliardi

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha fatto sapere che “il numero di compravendite è crollato proprio a partire dal 2012, anno di introduzione dell’Imu, e il mercato non accenna a riprendersi. In fortissima crisi, sempre per l’eccesso di tassazione, versa anche l’affitto, abitativo e non abitativo, con tutte le conseguenze di ordine sociale ed economico che possono immaginarsi. Vi è poi la caduta dei consumi causata dalla perdita di valore degli immobili (stimata in circa 2.000 miliardi) e dall’effetto che tale riduzione ha prodotto su milioni di proprietari. Per rispondere a questa situazione drammatica serve una risposta forte e complessiva, una riduzione fiscale che riguardi tutti gli immobili”.

Un disastro! Ma, per la cronaca, sappiate che quelli del Palazzo, con l’assenso dei sindacati e della sinistra radicale, stanno pensando ad un colpo di teatro: aumentare pesantemente la tassa di successione, un cavallo di battaglia che solitamente usano chiamare patrimoniale!