Oh perbacco, non tutti i conti tornano, anche perché alcuni numeri vengono accuratamente nascosti dalle classifiche ufficiali propagandate.
Dunque? L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di disoccupati passati alla condizione di inattività economica (popolazione che non cerca lavoro) tra il primo e il secondo trimestre 2015. E’ quanto rileva Eurostat, che oggi ha pubblicato i dati sui flussi nel mercato del lavoro. In Italia è diventato inattivo il 35,7% dei disoccupati, più del doppio della media Ue che si ferma a 16,8%. Ha invece trovato lavoro – si legge sui dati Eurostat – il 16,1% dei disoccupati, in linea con la media europea (18,6%), ed è rimasto nella condizione di senza lavoro il 48,3%, contro una media Ue decisamente più elevata, cioè 64,6%.
Rispetto all’Italia quindi, a livello europeo sono più i disoccupati che continuano a cercare un impiego piuttosto che quelli che perdono le speranze e non lo cercano più. Tra gli occupati invece, solo l’1,3% ha perso il lavoro e l’1,6% è diventato inattivo, mentre il 97,1% ha mantenuto il posto.
Colpo grosso per il Jobs Act!