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Ecco il 223° segnale della ripresa: metro di venezia ne licenzia un’ottantina

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METROdi LUIGI CORTINOVIS

La notizia l’avevamo vista anche ieri, ma mica possiamo esagerare coi segnali della dirompente crescita italiana, sennò faremmo il gioco del governo e dei parassiti che gli fanno da portaborse.

Scrive il Gazzettino: “Dal gennaio prossimo una ottantina di persone rimarrà senza lavoro a Marghera in seguito alla chiusura del cash & carry del gruppo tedesco Metro. L’annuncio da parte dei vertici di Metro Italia scesi a Venezia dalla sede centrale di Cinisello Balsamo (Mi), mentre buona parte dei sindacalisti era stata chiamata a Roma per le trattative sul rinnovo del contratto integrativo.

Crisi persistente e perdita del 30% del fatturato in dieci anni sono le spiegazioni date dai responsabili. I lavoratori sono usciti in strada e hanno cominciato uno sciopero ad oltranza. Metro è uno dei primi punti vendita alimentari aperti nella periferia di Mestre, diventata con gli anni una delle aree europee più densamente occupate da centri commerciali. Venne inaugurato nel 1974 come servizio ai soggetti con partita Iva, ristoranti, alberghi ma anche moltissimi Cral e associazioni. Da allora non si è rinnovato mentre la concorrenza è diventata sempre pià agguerrita sulle offerte e sui prezzi”.

Hasta la pròxima…

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2 COMMENTS

  1. La prossima sarà la Telwin di Villaverla (VI): entro quest’anno lasceranno a casa 104 persone, entro il prossimo altre 100 ed entro 2 anni il rimanente (ora in totale lavorano più di 300 persone).

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