In attesa degli investitori alle frontiere con la valigie piene di soldi da investire in Italia, registriamo che continuano ad aumentare gli italiani che se ne vogliono andare dal “Belpaese”. E non sono solo cervelli in fuga o migranti vecchio stile provenienti da zone depresse. A puntare all’estero ci sono anche i bellunesi, ad esempio.
Riporta la stampa locale: “Più di 4 giovani bellunesi ogni 10 vogliono scappare, abbandonare la loro terra, anche se ne sono innamorati, perché non trovano lavoro e, soprattutto, i trasporti sono un disastro. E’ quanto emerge dall’interessante progetto “Giovani e montagna: quale lavoro” (Jugend, Berge und Arbeit) che ha dato come risultato un’indagine corposa svolta dal Gal Alto Bellunese e dalla Fondazione Angelini nell’Altobellunese (Cadore, Ampezzano, Agordino), in collaborazione con i partner Kammer für Arbeiter und Angestellte für Tirol per l’Osttirol e Bezirksgemeinschaft PustertalComunità Comprensoriale Val Pusteria”.
Gli intervistati credono che l’autogoverno della provincia potrebbe rappresentare una svolta anche per loro. Ma dopo vent’anni di promesse e finché i veneti saranno solo mucche da mungere, con la complicità dei veneti stessi peraltro, a quei 4 e passa di cui sopra non resta che cercare un biglietto di sola andata.