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Ecco il 52° segnale della crescita: anno nero per l’edilizia italiana

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ediliziadi LUIGI CORTINOVIS

In Italia, uno dei settori economici notoriamente trainanti, anche perché spesso sussidiati, è quello dell’edilizia. Nonostante i piani di sovvenzione pubblica dei governi, nonostante le promesse da marinaio di Renzi sul rifacimento degli edifici scolastici, i risultati sono sconfortanti.

Il 2014, appena rendicontato, è stato un anno nero per l’edilizia. Il valore della produzione è crollato di quasi il 7% (6,9%), in controtendenza rispetto alla crescita dell’1,9% della media dei Paesi Ue. In Germania la crescita è stata del 2,4% e in Spagna, nel 2014 è volata del 16%, dopo il crollo del 57,1% registrato tra 2004-2009.

Lo ha rilevato la Confartigianato, ma lo hanno potuto constatare anche molte persone normali che frequentando un bar – non i salotti perbenisti dei parassiti politici – hanno avuto modo di parlare con qualche muratore, con qualche piccolo imprenditore edile o con qualche idraulico. Numeri da tregenda, nonostante lo Stato stia pompando miliardi di euro, fabbricati da Draghi e/o estorti ai contribuenti, per l’Expo, che finirà per essere quel che per la Grecia sono state le Olimpiadi di Atene: la grande illusione prima del botto.

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2 COMMENTS

  1. ma mettiamoci pure che il costruire mattone all italiana fà schifo, tecniche di 50nni fa con pochi seri controlli in cantiere, fatte da persone improvvisate. e poi le case crollano…
    mostrate l incremento di vendite di immobili prefrabbricati altoatesini se non tedeschi o austriaci negli ultimi 3 anni…
    serve una bella rastrellata nel settore, basta scuole che vengon giu!

  2. Il risparmio in immobili e terreni non esiste più.
    Anche l’uso diretto e non per investimento è punito da patrimoniali e gabelle.
    E’ la proprietà che viene trattata come una riserva di caccia.

    All’interno di questa riserva c’è uno spopolamento impressionante.
    Non conviene più possedere proprietà immobiliari.
    Oltre al fisco ci pensano le varie forme di pianificazione urbanistica a svilire e rendere un peso la proprietà immobiliare.
    Per non parlare della rendita, che è diventata aleatoria a causa di norme per la locazione semplicemente espropriative della libera contrattazione, e rispettosa solo degli abusi da parte dei conduttori.

    Se il 2015 è l’anno zero , il 2016 sarà l’anno -1, e via scendendo.

    Io conosco bene la materia, e non riesco a vedere un futuro per il settore immobiliare privato.

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