Un paio di giorni fa, un lettori mi ha scritto: “Ieri, sono andato al consorzio agrario a comprare dei tronchetti di segatura. Non li abbiamo più, mi risponde il commesso. E’ fallita la ditta che li produceva, mi dice”.
Spaccati vita reale, di crescita presunta. Come questo: La IN.CO. di Sarmeola di Rubano, rischia la chiusura lasciando a casa 230 lavoratori. È questa la notizia che i sindacati hanno ricevuto dalla società del gruppo Ermenegildo Zegna durante un incontro di routine. Un gioiello del tessile della provincia di Padova che dal 1996 produce capispalla, di alta e altissima gamma per i negozi a Marchio Zegna rischia dunque di scomparire. In una nota l’azienda del Gruppo Ermenegildo Zegna (1,27 Miliardi di euro di fatturato nel 2013 in crescita dello 0,7% su un 2012 da record) conferma il periodo di Cig Ordinaria e prevede tavolo di confronto con i sindacati dopo il 9 maggio”. Ancora: “«IN.CO, – si legge nella nota della società – avendo diverse posizioni aperte, pari a circa il numero degli addetti di Sarmeola, nelle altre sedi italiane della Società è interessata a capire la disponibilità volontaria all’eventuale trasferimento a parità di salario e qualifica, mettendo sul tavolo una serie di incentivi che vanno oltre quanto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro»”.
Probabilmente, tutte le assunzioni a cui fanno riferiscono Poletti e Renzi sono quelle di dipendenti pubblici, oppure, quelle dei dipendenti part-time in vista dell’Expo, la bolla delle bolle italiana.