Mentre i tromboni di regime si fanno belli con la notizia che il Jobs Act ha permesso di creare, a tutt’oggi, ben 13 posti di lavoro, la stampa locale ci ricorda di come se la passano le aziende veramente.
Tipo questa: “Dopo un mese dall’arrivo dei commissari liquidatori nell’istituto Mario Negri Sud sono arrivate le lettere di licenziamento collettivo dei circa 100 dipendenti rimasti in forza nel centro di ricerca scientifica, farmacologica e di base. Si mette fine così ad un periodo di incertezza che si era aggiunto all’angoscia dei lavoratori che da 19 mesi non ricevono lo stipendio. Da più di un mese la Fondazione Mario Negri Sud non esiste più – recita una nota dei lavoratori -. Il 13 marzo si sono installati i commissari liquidatori e, ad oggi, hanno espletato la formalità più semplice: la lettera di licenziamento collettivo. È l’unico risultato concreto finora raggiunto e i lavoratori si trovano nel paradosso di esserne soddisfatti, perché, dopo un anno e mezzo senza retribuzione, potranno accedere all’indennità di disoccupazione”.
Qualcuno dovrebbe spiegare come può avere un futuro un paese in cui i dipendenti son felici di prendere un sussidio di disoccupazione. Ops, dimenticavamo… ci pensa il Jobs Act.