Calcoli fatti con meticolosa precisione indicano che gli italiani, o meglio gli italiani diligenti e onesti che volenti o nolenti pagano le tasse, hanno lavorato in quest’anno 2013 esclusivamente per pagare le tasse fino alla metà di giugno, + 120% rispetto al 1980.
Il signor Fisco mette in atto un comportamento degno del più sfacciato bullismo ed ignora completamente le esigenze della più elementare economia: distrugge lo stesso imponibile di cui si alimenta. E diamo un bell’addio ai consumi, alla produzione, all’occupazione, ecc. , praticamente è come un cane che si mangia la coda, è come se uno che volesse coltivare una bella rosa annaffiandolo con benzina o acido. Resto però del tutto sorpreso leggendo che l’Italia non è le prima in Europa come pressione fiscale, prima di noi il Belgio, la Francia e l’Austria. Però non ci credo fino in fondo, probabilmente la classifica si riferisce alle tasse diciamo “più dirette e usuali” senza tener conto della esorbitante presenza di tassettine minori e curiose che quasi ti mettono di buon umore tanto sono incredibili e specchio della creatività e della mostruosità italiana. Come per esempio la “tassa sull’ombra” se con la sporgenza del tendone del locale il proprietario invade il suolo pubblico, oppure la “tassa sul tricolore” quando chi espone la bandiera dello Stato italiano dovrebbe pagare una tassa pubblicitaria. Ben più frequente è “la tassa sui passi carrai” che tanto ricorda le tasse di età medioevale ripristinata nel 1997 , e ricordiamo senza ulteriori spiegazioni la “tassa sulle paludi” la “tassa sulla raccolta funghi” e la “gabella sugli sposi” inventata da alcuni enti locali per chi si sposa in Comune. Giuro che non me le sono inventate.
Chissà, forse sarà per la ridicolaggine delle tasse prima indicate o più probabilmente che dati non aggiornati indicano che negli ultimi due anni oltre 130 persone, imprenditori, lavoratori, debitori di cartelle esattoriali, si sono tolte la vita come vittime del sistema fiscale ed occupazionale italiano, dicevo sarà forse in questo senso che in questi ultimi giorni appaiono situazioni di tasse incredibili !
L’imprenditore milanese che non versò al fisco 180mila euro di Iva relativa all’anno 2008 assolto perché il fatto non costituisc reato è una notizia pazzesca! E’ una bella storia, anche commovente, partita da una solida impresa nel ramo informatico che nei tempi d’oro aveva 90 dipendenti, fino al sopraggiungere dei periodi di crisi, quindi forte calo degli ordini e tagli dei dipendenti e produzione. Il non versamento dell’Iva era stato segnalato preventivamente, per tempo, il che dimostra una evidente e preventivata impossibilità di pagare da parte di chi era sempre stato onesto e regolare nel passato.
E la Loren? Si è risolta una questione iniziata nel 1974, solo 39 anni fa secondo la consueta celerità italiana, quando il primo ministro era Mariano Rumor ed il c.t. della nazionale di calcio Ferruccio Valcareggi. Quindi Sofia Loren, la Regina che nell’ ’82 fu anche arrestata a Fiumicino, ha concluso la questione col fisco perché la Cassazione le ha riconosciuto di pagare le tasse per quell’anno solo sul 60% dei redditi non dichiarati e non sul 70. Tutto questo è straordinario ed è una grande carica di speranza e di buonumore, pensando anche al gesto di “vaffanc…” mandato da Diego Maradona ad Equitalia.
Sicuramente dopo questo ottimi esempi abbiamo ora più fiducia e forse si salveranno alcune vite di persone in difficoltà. Ma… non crediamoci più di tanto perché per ogni segnale positivo che ci può arrivare da un mancato prelievo fiscale ci sono almeno altri 10 pagamenti nuovi da effettuare. Ah… forse non lo sapevate ma dalla prossima settimana, oltre all’ennesimo aumento per tasse della benzina, ci sarà anche un’imposta per dormire sotto un ponte, ammesso che ci siano ancora posti liberi.