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Ecco l’11º segnale della ripresa: metà affitto incassato va in tasse e spese

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15151547di LUIGI CORTINOVIS

Il mattone no tira più, da anni. Oggi, avere un immobile è come avere un bancomat messo a disposizione del governo. Un tempo, grazie alla rendita di qualche affitto si poteva pensare ad un futuro migliore, al riparo da strette economiche. Non è più così.

E se tutti sanno che le imposte sulla casa sono aumentate in maniera esorbitante, ora saprà che anche gli affitti sono diminuiti. “Ma – scrive il giornale di Confindustria – non tutti sanno dove sia meglio (o peggio) possedere un’abitazione da dare in locazione: a Lecco, ad esempio, chi sceglie la cedolare secca – su un contratto a canone libero – vede svanire tra tasse e spese di manutenzione il 47% del canone incassato, e la percentuale arriva al 66% se il proprietario applica la tassazione ordinaria con un’aliquota Irpef medio-alta. Un record, tra i capoluoghi di provincia”. 

Facendo una media tra nord, centro e sud, il risultato finale è che metà affitto finisce in tasse e spese, spesse che spesso sono la conseguenza di normative che impongono controlli pletorici e/o documenti energetici assolutamente inutili.

A tutto questo, va aggiunto il rischio morosità degli inquilini, che in questo ultimo quinquennio è lievitato. 

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2 COMMENTS

  1. Tra gli articoli in costituzione c’è un articolo che riguarda la tutela del risparmio.
    Colossale fraintendimento da parte dei sudditi.
    La tutela è a favore dello stato ,che considera e usa il risparmio dei sudditi nelle sue varie forme come una riserva di caccia per razzie e bracconaggio di ogni tipo.

  2. Ehh, già. Ma i padani erano assatanati di cemento e mattone. Hanno devastato il territorio per costruire quanto più possibile. E se un sindaco anomalo avesse cercato di impedirglielo, gli avrebbero cavato gli occhi.
    Infatti gli oneri di urbanizzazione demenzialmente bassi pagati per la miriade di nuove costtruzioni ed il costo dei servizi generali che si riflette ora sulla collettività a causa della edificazione selvaggia sono alla base dell’ aumento della pressione fiscale sulla casa.
    Ma chi, come me, lo diceva 20 anni fa’, allora era considerato un bieco conservatore egoista, nemico del progresso.
    Evviva !

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