sabato, Dicembre 28, 2024
1.7 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Gogna pubblica per l’evasore fiscale. non bastava la delazione

Da leggere

gognadi LEONARDO FACCO

Una dittatura che si rispetti può, anzi deve, sempre contare sulla delazione. In Italia, che in materia tributaria è un regime infernale come nessun altro paese, la delazione è diventata un must, va di moda. Ci sono i fighetta dello scontrino che fanno i delatori (vedi qui), ci sono i libberisti che consigliano la delazione (vedi qui), ma ci sono le autorità stesse che invitano a farlo, magari con una telefonata anonima al 117. Nient’altro? Macché, troppo poco, agli aguzzini italiani non bastano mai i denari che estorcono ai contribuenti.

Mi chiedo, che possono inventarsi oltre alla soffiata del vicino di casa per dare addosso agli “evasori fiscali”? Et voilà, ecco la loro soluzione: va riesumata la gogna. Gli evasori vanno esposti al pubblico ludibrio. E considerato che siamo in tempi di informatizzazione, chi non paga le tasse va messo alla berlina digitalmente.  Ci ha pensato il primo cittadino di Mulazzo (provincia Massa e Carrara), Claudio Novoa. Si legge sulla stampa: “Una lista nera online con i nomi pubblici di chi non paga le tasse: ecco la nuova arma contro l’evasione fiscale minacciata dal sindaco. Un tentativo di frenare l’evasione che è arrivata a pesare sulle casse del Comune oltre milione di euro. Le imposte più evase risultano essere Imu e Tares”. Che non a caso, secondo un sondaggio recente, sono tra le imposte più odiate insieme al Canone Rai.

Il rischio di finire nella lista nera online non è una bufala o una mera minaccia senza fondamento, spiega Novoa: “I cittadini hanno ricevuto una lettera che li mette in guardia sulle conseguenze sulla reputazione pubblica di chi non regolarizza la propria situazione con il Fisco entro 15 giorni dal ricevimento della missiva”. Dato che il sindaco vuol passare per una persona tanto buonina – tipo Lupo de Lupis – per chi ha difficoltà economiche “verrà creato un piano di rientro personalizzato”.  

E la privacy invocata da tutti i politici quando viene aperta un’inchiesta su di loro per corruzione? O applicata dai giornalisti benpensanti, che di fronte ad un criminale di 16 anni che picchia una vecchietta riportano solo le iniziali e niente foto? Macché, se sei uno che non paga la gabella, la privacy è carta igienica, perché – dicono gli uffici legali – non viola nessuna norma sulla privatezza sbattere un evasore in prima pagina. 

La vicenda fin qui raccontata, mi richiama alla mente un passo scritto da Charles Adams nel suo libro “For Good and Evil”: “Wu Ti governò per quarant’anni la Cina, dal 141 al 87 a.C. In breve la sua tesoreria rimase vuota , e quindi fece quello che qualsiasi governatore avido è costretto a fare: aumentò le imposte e creò nuove tasse e trovò altri modi per prosciugare le tasche della gente. Wu Ti quintuplicò le imposte ai mercanti, mentre a coloro che lavoravano nel settore manifatturiero le aumentò di due volte e mezza. Introdusse imposte sul trasporto marittimo e addirittura sui carretti a mano. Quando si rese conto che l’evasione fiscale imperversava, istituì un sistema di spionaggio e di informatori in cui l’informatore riceveva una parte delle imposte recuperate…”. In Italia, siamo già oltre la Cina imperiale di duemila anni fa, perché mettere alla gogna qualcuno è una forma di tortura, tanto cara – ad esempio – agli Stati islamici, dai quali la casta potrebbe finanche prendere in considerazione l’idea della lapidazione dell’evasore in pubblica piazza con monete da 2 euro.

Permettetemi una domanda: i parassiti che stanno al governo (a qualsiasi livello di governo), ci arriveranno mai a capire che solo abbassando sostanzialmente le tasse i contribuenti smetteranno di evaderle?  No, visti i risultati degli ultimi 10 anni non ce la faranno mai! (Vedi qui)

Correlati

6 COMMENTS

  1. Grande articolo, Leo.

    Voglio commentare con un bella riflessione di A. B. Viendalmare:

    “La guerra eterna fra fisco e cittadino può risolversi solo in due modi :

    1) il popolo delle partite Iva, quello che mantiene lo Stato, si estingue per fallimenti, cessazioni d’attività, delocalizzazioni, e quindi non c’è più nessuno che mantiene in vita il Gran Moloch;

    2) ipotesi meno plausibile vista la natura infingarda degli italiani, ci si arma e si prendono d’assedio le sedi delle Agenzie delle Entrate fino alla resa finale.

    Fatemi sapere…..”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti