di COSTANTINO de BLASI
L'esplosione della crisi del debito sovrano ha fatto emergere tentazioni trasversali e agguerrite in favore di un ritorno alle valute locali. Alle estreme del panorama politico, a destra come a sinistra, passando per la lega e il microuniverso di movimenti politici antagonisti all'Europa, si sono radicalizzate voci che individuano nell'euro origine e causa della peggior crisi che si ricordi dal '29 in poi. Estendere le responsabilità dalla valuta al sistema delle banche centrali è semplice e quasi automatico.
Economisti illustri (Krugman, Stiglitz) e non, danno slancio a queste istanze teorizzando la fine della moneta unica, aumenti di spesa pubblica e inflazione come via d'uscita e, persino, nuove teorie economiche (MMT).
Fra i refrain più gettonati abbiamo la possibilità di leggere: recupero della sovranità, freno al complotto bancario (e giudo-plutocratico, perché ogni complotto che si rispetti ha almeno un elemento giudaico), espansione mon
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