di STEFANO TADDEI
Occorre sfatare il facile assioma che se tutti pagassero le tasse, queste sarebbero minori. Le tasse non sono aumentate per via dell’evasione fiscale ma perché le esigenze di fabbisogno erano sempre maggiori e questo fabbisogno non era produttivo ma assistenziale se non addirittura corruttivo. Gli sprechi sono stati riversati sulle finanze pubbliche a debito fintanto che c’era assorbimento, ovvero il debito era equilibrato e facilmente finanziabile; quando l’assorbimento è rallentato si sono aumentate le tasse. Se valesse l’assioma anzidetto si potrebbe facilmente destinare il recupero dell’evasione fiscale alla riduzione delle aliquote: ipotesi ventilata dal Governo Monti, ma subito rientrata per la malafede con la quale le imposizioni erano state aumentate.
Non si poteva destinare specificatamente una entrata a certi capitoli di bilancio nel momento in cui si sarebbero verosimilmente verificati dei buchi su altri capitoli. Se i benefici della lotta
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