di FRANCO POSSENTI
''Un secondo trimestre buono, grazie ai forti risultati di Chrysler, senza chiuderemmo in perdita''. E' Sergio Marchionne a sintetizzare così i conti del gruppo Fiat, che presentano un utile di 358 milioni di euro rispetto a 1,38 miliardi del secondo trimestre 2011, ma senza il contributo della casa di Detroit le cose sarebbero ben diverse e ci sarebbe un rosso di 246 milioni. Piazza Affari non apprezza: il titolo perde fino al 6%, viene sospeso per eccesso di volatilità e chiude con un meno 4,4% ma riesce a mantenere quota 4 euro. Il trimestre si chiude con un utile della gestione ordinaria di 1 miliardo di euro, ricavi pari a 21,5 miliardi di euro (senza Chrysler sarebbero in calo del 7,5%) e un indebitamento netto industriale che scende dai 5,8 miliardi di fine marzo a 5,4 miliardi.
E' l'Europa a pesare sui risultati del gruppo, approvati al Lingotto dal consiglio di amministrazione presieduto da John Elkann. E non c'è alcun segnale che le cose possano mi
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