Nei primi otto mesi dell’anno le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 266.060 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,4%, pari a -1.050 milioni di euro). Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel periodo gennaio-agosto 2014 le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 142.603 milioni di euro, con una diminuzione del 3,5% (-5.158 milioni di euro) rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno. Le imposte indirette, nei primi otto mesi, registrano un gettito pari a 123.457 mln di euro con un incremento del 3,4% (+4.108 mln di euro), rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno.
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una lieve crescita dello 0,5% (+36 milioni di euro). Continua l’andamento favorevole del gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, che risulta in crescita del 14,2% (+681 milioni di euro). Per quanto riguarda le imposte dirette, l’Irpef presenta una leggera variazione negativa dello 0,8% (-928 mln di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-0,8%), delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-1%) e dei lavoratori autonomi (-2,5%), che risultano parzialmente compensati dall’aumento dei versamenti in autoliquidazione (+0,8%).
L’Ires mostra un calo del 18,7% (-3.531 mln di euro), essenzialmente riconducibile, come già evidenziato nei mesi scorsi, ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell’incremento della misura dell’acconto 2013 fissato, per questi contribuenti, al 130% dal dl n. 133 del 30 novembre 2013. L’incremento dell’acconto versato nel 2013 infatti si riflette negativamente sui versamenti effettuati a saldo nel 2014 (relativi all’anno d’imposta 2013). Quest’ultimo dato, a sua volta è una delle componenti per la base di calcolo dell’acconto per l’anno di imposta 2014.
Tra le altre imposte dirette, l’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce del 10,3% (-740 mln di euro), mentre quella sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato del 26,2% (-409 mln di euro). Cresce invece del 110,7% (+465 mln di euro) il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto, sia dell’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014, sia delle modifiche alla tassazione dei redditi di natura finanziaria.
Registra un gettito di 1.692 mln di euro l’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, mentre ammonta a 236 mln di euro l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, per la quale sono previsti tre versamenti annuali di pari importo (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre). (ADNKronos)
L’Italia ha sempre truccato i conti ed io ho la grossa impressione che questi dati siano falsi.
Mi spiego meglio:
1) continuano a chiudere aziende e quelle aperte vedono il fatturato sempre più ridotto. Aumentano i licenziamenti. Lo scorso anno venne imposto un acconto superiore al 100% quindi in sede di saldo delle imposte il gettito nel 2014 sarà inferiore. E’ impossibile che le imposte dirette siano invariate o abbiano subito una minima diminuzione, è matematico.
2) crollano i consumi. E’ impossibile che il gettito delle imposte indirette sia invariato o diminuito di poco.
3) è crollato il mercato immobiliare. E’ impossibile che le imposte relative siano invariate o diminuite di poco.
4) si fa sempre più fatica a pagare le tasse ed è un boom di rateazioni. E’ impossibile che gli incassi dello Stato siano invariati o diminuiti di poco
A riprova di quanto affermato nel corso del 2014 il debito pubblico in un solo mese è aumentato di 100 miliardi, in buona parte per far fare cassa al Tesoro. In poche parole prevedono un crollo delle entrate tributarie, il conto lo faranno a Novembre, quando saranno state pagate tutte le rate del 1° acconto ed il secondo acconto, ma allora sarà troppo tardi per fare qualcosa, al massimo una manovra correttiva, ma prima che produca effetti il tesoretto accantonato con il debito pubblico verrà utilizzato per pagare stipendi e pensioni e non ufficializzare il fallimento (economico non morale). Utilizzato anche il tesoretto Renzi sarà cacciato a pedate ed un altro conta frottole prenderà il suo posto.