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L’Indipendenza ha lanciato l’idea di organizzare entro l’estate a Jesolo, unico Comune dove finora si è celebrato un referendum per l’indipendenza, una convention dei movimenti indipendentisti e autonomisti, affinché si possano confrontare e discutere sulla strada o sulle strade da intraprendere per ridare l’indipendenza alle proprie comunità.

Per poter organizzare questo evento, che indicativamente dovrebbe tenersi un sabato e una domenica, abbiamo bisogno di una indicazione di massima delle vostre adesioni. Di conseguenza vi invitiamo a scrivere qui sotto:
1) cosa ne pensate;
2) siete d’accordo e se intendente partecipare direttamente (indicando in linea di massima il numero di persone);
3) ritenete che sia più opportuno effettuare la convention prima delle elezioni amministrative (6 e 7 maggio – ballottaggi 20 e 21) o dopo quell’appuntamento;
4) suggerimenti.

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182 COMMENTS

  1. Da diversi anni penso (io lo pensavo per la Valle d’Aosta) che per l’Arpitania “itraliana” sarebbe necessario lanciare il partito dell’ ADESIONE alla Confederazione e raggiungere i nostri cugini vallesani con il NOSTRO CANTONE.
    Che i tempi siano maturi ?
    Va be’ che i tempi si possono sempre FARE MATURARE!…
    E’ da diversi anni che il partito svizzero a cui il ministro Maurer appartiene ha capito che se la Svizzere vuole salvarso dallo stritolamento del BOA EUROPA, deve uscire allo scoperto ed esportare il suo modello di organizzazione politica.
    Altro argomento su cui meditare…
    Per me la NUOVA LEGA NORD-ALPINA deve lanciare tale progetto.

  2. Cercherò di esserci. Sono l’ex segretario e ex presidente della Lega Nord Valle d’Aosta di quando il nostro movimento era indipendentista( 96-99) e cercò di lanciare qui in Valle il progetto “arpitanista” , progetto naturalmente avversato dai collaborazionisti italiani dell’Union Valdotaine.
    ARPITANIA = Savoia, Vallese, Valle d’Aosta, Valli nord piemontesi.
    Cercherò di portare un mio contributo teorico.
    Vi lascio comunque un tema di meditazione: il grande scienziato francese HENRI LABORIT, biologo e sociologo, scomparso alcuni anni fa, interrogato sul modo di sanare la SOCIETA’ MODERNA, rispose che l’unica via sarebbe quella diTORNARE A COSTITUIRE PICCOLE COMUNITA’ che dovrebbero reggersi su LEGGI NON SCRITTE!!!
    Non ridete. Non sono io a dirlo. E’ stato LABORIT. L’idea è da meditare!!!

  3. Salve sono Rinaldo Cometti
    e aderisco all’incontro dell’Indipendenza a Jesolo 26 – 27 maggio 2012.
    Io credo molto dell’indipendenza del Nord e in partciolar modo della Padania. E’ ovvio che c’è da sacrificare il nostro ego ma visto che le persone presenti al dibattito sull’indipendenza sono soggetti che hanno studiato le modalità di presentazione di questa rivoluzione di vera indipendenza dallo stato italiano e sicuramente la base
    del popolo del nord vuole questo da ben 20 anni. E’ ora di muoversi tutti insieme ( i movimenti indipendisti). è l’occasione buona per guardarci in faccia e dimnostrare
    non solo con parole ma anche con fatti la nostra decisione di essere indipendenti dall’Italia, la quale ha distrutto la capacità organizzativa, imprentitoriale, la serietà di veri cittadini nel compimento dei propri doveri ma diritti ne ha visti pochi.Anche ora dobbiamo pagare tasse e tasse ma che non vedremo dove andranno a finire, art. 18,gira e gira verrà fuori una altra trombata all’italiana, dipendenti pubblici ( sono di un altro pianeta!!!), certamente sono i voti per i nostri politici di destra, centro, sinistra, sinistra estrema. Contiamoci, quanti siamo nei vari movimenti politici dal Piemonte alla Romagna indipendisti, secessionisti, poi non paghiamo
    più niente allo stato italiano, che vada in malora sia i professori, i pdl, i pd, i Sel, il vecchio pci, idv, udc, la dc, psi, pli, psdi, an, msi, fli, api, la margherita, che ci hanno rubato e ancora rubano. Basta! hanno rotto, dobbiamo toglierci il giogo, dimostrando che il popolo del nord non è solo un mangia polenta, ubriacone, lavoratore indefesso, ma ragiona con la propria testa, non come quelli che credono a tutto quanto i professori e chi li appoggia sarà il nostro futuro.
    Viva lò’indipendenza, l’autonomia, l’auotdetrminazioni natut+rare dei popoli, la nostra lingua. Basta con questi scarafaggi che ci hanno costretto a vivere al di sopra delle nostre possibilità, ci hanno detto ruba però non rompere i cuion che rubiamo anche noi. Il disastro economico l’hanno creato loro ma perchè dobbiamo pagare noi!!!!!

    Rinaldo

  4. VA PIU’ CHE BENE , l’importanza’ che ogni attivita’ a favore dell’indipedenza va sempre e comunque nella giusta direzione.

  5. Da Sud Tirolese pe me questa è una grande cosa! Se posso vorrei partecipare! Soltanto non posso il fine settimana del 24 e 25 maggio, perché sono in Germania. Spero di partecipare. Popoli delle terre Italiani svegliate finalmente: Guardatevi attorno cosa succede in Scozia. Quel maledetto articolo 5 dell’attuale e obsoleta costituzione Italiana dice tutto: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. Non è un principio democratico, perché soltanto i popoli e le minoranze devono decidere quello che vogliono. Questo articolo dimostrata che l’Italia come repubblica unitaria centralizzata – decentrata è basata su un unità forzata e che in realtà esiste paura di uno sbriciolamento di questa unità. Per questo l’istituzione fa di tutto per impedire i federalismi e i diritti di autodeterminazione e secessione! Popoli di questo stivale svegliatevi finalmente!!!!

    • Secessione (tentativo di) dovrebbe partire dal Triveneto con Lombardia, in quanto là è dove credo la spinta centrifuga sia più forte. Cercherei di tenere il Sud Tirolo con noi ma poi, a cose fatte, dovrebbero essere lasciati liebri di decidere il loro destino….

      Lombardia più Triveneto hanno un residuo fscale di circa EUR 100 mld annui (quanto danno a Roma, e là rimane). Quindi, con quei 100 in più in cassa, potremmo permetterci di accollarci (come “buonuscita”) finanche il 50% del debito italiota – chip da usare in sede di negoziazioni.

      Catalizzatore della strategia dovrebbe essere un macro sciopero fiscale. Ovviamente qualcuno deve organizzarlo… La Lega ? (sob, sob, sob). GR:

  6. Io penso sia fondamentale trovare un comun denominatore fra tutti i movimenti indipendentisti ,( da nord a sud, da est ad ovest) affichè ci si stacchi da questo stato unitario e centralista che stà portando inesorabilmente alla morte le diverse culture, le diverse lingue, le diverse economie, le diverse tradizioni che popolano il territorio forzatamente “nazionale”.
    L’autonomia sarà la conseguenza …una volta scissi, ogni persona voterà il movimento che meglio lo rappresenterà sul proprio territorio e verrà governato dal “partito” che democraticamente avrà ottenuto il maggior consenso.
    Ad esempio: se, una volta ottenuta l’indipendenza, la maggioranza dei cittadini di un territorio del sud, tornando al voto, si esprimesse favorevolmente al ritorno della monarchia, bene, si eleggeranno il loro re.
    Se in una parte del territorio del nord, ad esempio le valli bresciane, brembane,valtellinesi, la maggioranza degli elettori risultassero secessionisti, bene,sui loro territori, verrebbero subito fatte nuove elezioni nelle quali verrà scelto il movimento politico che, fra quelli che si presenteranno, avrà un programma di governo che meglio li rappresenta.
    Ogni territorio verrà di conseguenza gestito in modo autonomo.
    Non sò se sono riuscita a farmi capire…comunque a Jesolo farò il possibile per esserci.
    Ciao Anto

  7. Scusate per la domanda che potrebbe apparire come stupida ma mi sento comunque di porla, a costo di essere tacciato di ignoranza. Per quale motivo questo incontro di Jesolo dovrebbe unire l’anima autonomista (italiana suppongo) con l’anima indipendentista?
    Non credete che le differenze tra chi vuole una semplice autonomia all’interno dello stato sia in contrasto con chi propone l’indipendenza di alcune zone dell’attuale Italia? A mio avviso chi è indipendentista non per forza è anche autonomista/federalista ed al tempo stesso chi è autonomista non per forza è anche indipendentista.
    Vi ringrazio qualora voi organizzatori della testata L’INDIPENDENZA (e non L’AUTONOMIA) sarete così cortesi da rispondermi.

    Abbonato Luigi Sordi

    • Autonomia e indipendenza son due cose diverse. La nostra ragione sociale è la seconda. L’autonomia, però, è sicuramente argomento di discussione in un’ottica di riorganizzazione delle nuove comunità che nasceranno dalla secessione dall’Italia.

      • Se quello che dice Leonardo è vera convinzione, per esempio l’Unione Padana con i veri movimenti indipendentisti che dovrebbero partecipare a questo incontro non ha niente a che fare, visto che per bocca di suoi esponenti si battono per una forte autonomia…
        Cerchiamo di non nasconderci…
        Ultima cosa, visto che si parla tanto di autodeterminazione, forse prima era il caso fare un incontro del genere in ogni nazione ( nel nostro caso in Lombardia), e poi vedere se era il caso di una convention padana…o se vi vuole battere la stessa strada della Lega Nord?

        • Sa, organizzare non è una cosa semplice e i nostri mezi non sono quelli del Corriere. A giorni, comunque, esporremo la proposta ufficiale per Jesolo. Cordialmente

      • Quindi, se capisco bene, la base del ragionamento è l’adesione all’idea indipendentista. La questione autonomista sarebbe solo lo step successivo da applicare come forma organizzativa in un contesto diverso dallo stato Italia. Bene. Alla luce di ciò auspico che chi parteciperà lo farà sulla base di queste premesse.

      • Io direi, intanto parliamo di indipendenza e facciamo di tutto per arrivarci. Al dopo ci penseremo più avanti, quando l’indipendenza sarà prossima. Parlare delle due cose in un unico convegno rischia solo di far confusione. Io proporrei che a Jesolo si parli solo di indipendenza e si invitimo i partiti indipendentisti. Più avanti si potrà parlare della riorganizzazione delle nuove comunità e quindi si potrà parlare di autonomia, confederazione di provincie e quant’altro.

        • Esatto, indipendenza dall’Italia, dal governo che ha sede a Roma. Autonomia in questo caso è implicazione dell’indipendenza.

    • Autonomia deriva dal greco auto-nomos, farsi le leggi da soli, o meglio autogovernarsi senza ingerenze esterne. Si tratta di un concetto ideale e generale, che puo’ essere declinato in forme diverse, tutte ispirate al principio dell’autogoverno. L’autonomia e dunque l’autonomismo sono concetti perfettamente compatibili con l’indipendenza, che al diritto all’autonomia aggiunge la rivendicazione della sovranità.

      • Infatti non ho detto che sono due cose incompatibili, ho detto che non per forza chi è l’uno è anche l’altro. Tra gli indipendentisti ci sono persone che vorrebbero poi uno stato centralista, così come c’è chi vorrebbe una forte autonomia ma ponendo come assiomatica l’idea di stato italiano. A mio avviso c’è da fare una scelta prima dell’assise di Jesolo e dalle parole di Leonardo credo di avere capito quale sia la linea.

      • Bravo Fabio – corretto.

        Non dividiamoci quindi su questioni lessical-sematiche.

        Quel che tutti vogliamo, mi pare, è staccarsi da Roma e, quindi, tenere sui nostri territori 100 e passa mld di eurucci annui… (non tacciatemi di egoismo).

        Poi, quando X regioni-aree si saranno staccate, si dorebbe, secondo me, creare una condfewderazione di stampo svizzero tra le aree in questione. Ognuna repubblca indipendente, ma legata ale altre da una cistuituzione federae che sancisce quel 20% di roba che spetta alla dfederazione ed il resto alle Repubbliche cantonali.

  8. Che tristezza…tutto sembra essersi inaridito, nessuno parla più, nessuno scherza più, nessuno scrive di Jesolo. Questo per colpa di quelli che odiano la poesia o non hanno più fiducia nella donne e nei giovani…Ma non sarà che tutti questi signori che si sono scagliati contro le Durigon vengono tutti dalla stessa parte e agiscono perchè altre donne invidiano le sorelle bandiera dell’indipendentismo veneto? O sono solo uomini che odiano le donne?

  9. me cato spiazà a sentire tanta euforia per la politica….italiana!!!
    Gli assemblamenti indipendesti mi hanno sempre affascinato, l’importante è che la politica resti nelle retrovie e non faccia da madrina.
    Elezioni o no (amministrative italiane) non debbono influenzare lo svolgimento della convension, unica prerogativa riunire tutti gli indipendentisti (movimenti e persone fisiche); che diventi il trampolino di lancio di una serie infinita di incontri per far si che i rapporti tra veneti diventino più fitti.
    “30 anni di politica indipendentista non hanno portato a nulla…” qualcuno l’ha confessato con voce triste e malinconica.
    Se a Jesolo ci sarà festa e una scaletta ricca, senza battibecchi politici, ci sarò.

  10. su questo forum è caduta la noia e il vuoto. Grazie Tumiotto per quel che ha fatto e per il passo indietro molto elegante. ma tanto non la capiranno…a Jesolo non vado più.

    • Sarei curioso di capire questa sua scelta: ve la suonate e ve la cantate da soli e poi prendete le distanze da un’iniziativa che, fino a prova contraria è stata lanciata da questo giornale che poi ha lasciato libero sfogo al dibattito, senza condizionarlo. Jesolo vorrebbe essere un punto di partenza per dibattere come affrontare il percorso verso l’Indipendenza, che sia la strada indicata dai catalani e dagli scozzesi o altro ancora. E non una passerella per promuovere qualche bella donzella che, per l’amor di dio, se ci sarà e vorrà dire cose sensate, ben venga. Tutto il resto, scusate, è la dimostrazione che molti non ci credono affatto all’Indipendenza. Noi vogliamo continuare a crederci.
      Gianluca Marchi

      • pensavo di non esser bene accetti a sostenere certe idee dopo le critiche che han fatto contro chi sostiene le Durigon ma se lei direttore dice che così non è ci credo. Grazie. a allora tutti a Jesolo. Sperando che Elena Durigon, che non conosco personalmente ma solo di lettura, venga a dire qualche cosa di interessante.

      • finalmente un po’ di lucidita’. consiglio ai promotori dell’iniziativa di tener ben saldo e controllato non solo questo post, ma tutti i post che parlano del Veneto. Ho la netta sensazione che ci sia qualche movimento (o parte di movimento) che vuole affossare la convention di Jesolo. Non vado oltre.
        Se fallisce Jesolo, lo sappiano tutti i movimenti indipendentisti che perseguono vie democratiche e legali, fallisce l’idea stessa.

        • eh migotto! che stentoreo! se falisce Jesolo tutto è finito! e che sarà mai!! e poi sta mani dei complotti..ma quante volte t’han fregato in vita tua…??? e poi sta mania dei controli sul blog!!! begli indipendentisti e libertari!!!!

  11. Se è colpa mia che la gente si arrabbia allora non scrivo più. Tanto sono mica sempre a casa e invito anche tutti quelli che hano scritto per sostenere le Durigon a non scriver pù che così non si disturban le persone serie e perbene. Scusate tanto.

  12. Organizzare un evento del genere provocherà solo confusione se non altro per il numerosissimo schieramento dei movimenti che vi parteciperanno, i quali vorranno titti spiegare le proprie argomentazioni.

    Il casino più totale!

    Entro nel merito anche e soprattutto sul fatto che vengono invitati i movimenti autonomisti e indipendentisti, quasi siano la medesima cosa.

    Questo genera altra confusione, non so se è stato studiato appositamente il fatto di creare casino sul concetto di autonomia e indipendenza, ma certo il risultato è questo.

    Il concetto di federalismo/autonomia si rivolge a roma e in modo supine chiede agli italiani di cambiare le cose, il concetto di indipendenza invece non si rivolge a roma, ma con il diritto internazionale sancito dall’ONU si autodetermina.

    Come questi due concetti possano ritrovarsi non mi è chiaro e se il buon Leonardo me lo potesse spiegare vedrò poi se aderire o meno

    • io direi di non tenere conto di questi impediti protoitalici e di contattare personalmente Leo e Gianluca. del resto ogni nazione ha il suo scemo del paese, ma ci sono nazioni in cui la percentuale cresce in modo esponenziale… Alegru a Tucc

      • Voi della Valsusa siete un esempio per tutti. Serietà e capacità unite ad una intelligenza non comune. Chapeau!

      • In effetti forse Facco e Marchi dovrebbero provare a trovare una sintesi di tutti gli interventi. Anche per capire se a Jesolo andiamo solo a vedere le Durigon (meritano indubbiamente il viaggio 🙂 ) oppure a trovare il grimaldello per scardinare questo schifo di stato. Ovvero più che lustrarmi gli occhi con le due ragazze vorrei togliermi per sempre da davanti agli occhi monti, napolitani e compagni di merende!

        • Lei ha ragione, dal prossimo post su Jesolo, prganizzazione ed altro, eviteremo di dare spazio a chi scrive cose non pertinenti. Grazie 🙂

        • Che errore! Che errore madornale! Certo qualcuno cazzeggia e scherza ma mi pare che il fenomeno Durigon non sia da sottovalutare: Questo giornale ha in mano l’unica novità da anni a questa parte e, per colpa di quattro bacchettoni che pensano che la seriosità (non la serità si badi bene) sia l’unica stella polare in politca si lascia sfuggire il fenomeno da seguire? Suvvia, due risate (quandanche si trattassi di risate, sono innocenti) non hanno mai fatto male a nessuno. E ricordate che nalla Lega non si rideva mai o quasi (tranne i primissimi tempi e al chiuso) oppure si rideva forzatamente dietro al Capo. Ve lo ricodate o no chi c’è stato? Forse soffrite della stessa malattia. E così si brucia la possbilità di dominare e guidare il fenomeno Durigon nei giusti binari…Saluti Marco

  13. Mancavo da un po essendo stato via per lavoro ma torno e vedo che l’idea di lanciare Elena Durigon come testimonial dell’evento ha preso piede in molte forme (e anche con delle contestazioni, ma ben vengano, perchè la morte sarebbe ignorare e invece dissentire è bello e rafforza l’idea). Credo che mi spetti la primogenitura ma non ne farei una questione…piuttosto sono contento se la cosa prende piede. Ciao a tutti e a rivederci a Jesolo.

  14. Scrivo anche a nome di alcuni amici gay per dire che ci piace Elena Durigon e saremmo felici se facesse fortuna in politica anche perchè ci pare aperta alle novità. Ciao,

  15. Ma avete visto che anche sul sito facebook di Elena Durigon le dedicano poesie patriottiche e sonetti? TRovo molto bello questo. C’è davvero un risveglio poetico-politico di grande interesse. Nonostante ci sia chi per piccineria e per paura delle novità rema contro. Ma apriamoci e diamo spazio alla fresca goiventù e alla poesia che la pol ben fare un toco de strada drio a la spada del lion e al soriso dela Durigon!

  16. Durigonismo assoluto! Una nuova primavera testosteronica invade la nostra amata patria! Il sorriso femminile e la grazia strappano il sipario oscuro della tristezza decadente. Torna la levità nella leggerezza dei secoli grandi del Leone alato! Il sorriso di una donna ci guiderà e ci salverà. Veneto libero e felice. Durigon muse della nazion!

  17. Nel nome de San Marco e del Lion
    l’armata Durigon xe pronta all’azion
    Che anca Cisvi lo gha dito
    de dar spazio a ste do tose
    che le son meravigliose

  18. Co me vien un pensier fazzo un sonetto, / e’l fazzo in Venezian, come son nato, / sibben che so, che ghe se più d’un mato, / che me condanna, perché parlo schietto

    Ae belle Durigon dedico un sol pensiero
    no fate caso a chi ve parla drio
    andè drite ala meta disendo sempre el vero
    ch’el Veneto ve vol venire drio

  19. Credo che il convegno debba essere organizzato prima delle votazioni amministrative di maggio 2012. Dovrebbe svolgersi durante l’arco di una sola giornata possibilmente la domenica in quanto molte persone di sabato lavorano. Il mio auspicio è quello che si possa organizzare una lista confederata autonomista/indipendentista in quanto alla data odierna lo scenario è davvero molto frammentato e tutti i gruppi sono comunque piccoli. Indicativamente parteciperemmo in 4 o 5 persone.

  20. ADESSO BASTA, DA QUESTO MOMENTO NON SI APPROVANO PIU’ COMMENTI CHE NON ABBIANO ATTINENZA COL PROPOSITO DI QUESTO FORUM!!! Se volete scannarvi, telefonatevi fra di voi!

    • caro direttore.
      Le chiedo scusa perche’ sono a casa e ho usato toni non consoni. Lo ho fatto solo per amore del Veneto. Non chiedo scusa a nessun altro. Lascio il forum. Grazie

    • …nn pi pare affatto ke il proposito sia stato osservato….
      ……
      basta vedere i sucessivi messaggi di Zorzi,Liverani,Alberto
      ……..o vengono tagliati oppure questo post
      …………..è una cloaca a cielo aperto

    • e tu sei un poveraccio che anche assommato a cento altri non ha cervello. Io a differenza tua non voto proprio da quindici anni..

  21. Trovo che il signor Migotto, da quel che scrive e dal tono con cui lo fa, sia il degno esponente di una nuova classe politica da prendere come modello….Sono ironico, caro Migotto, ironico se sa cosa vuol dire…

    • Me lo spieghi lei cosa vuol dire ironico. Mi spieghi perche’ si sta volutamente declassando questo forum per farlo diventare una cosa immonda. Credo che state facendo un pessimo servizio a queste ragazze, ma e’ una cosa che rion mi riguarda. Mi interessa l’indipendenza del veneto. Che si fa e come. Questo credo sia l’argomento. Tutto il resto non centra.

  22. l’idea della convention indipendentista e’ l’unica strada per poter unire, almeno su qualche punto tutti i movimenti indipendentisti. tutti con pari dignita’ e senza l’arroganza da primogeniture. Ovvio che i partiti caregari psudo indipendentisti stanno facendo di tutto per sabotare tale avvenimento. Ma si fara’ con o senza sta marmaglia. A proposito, non sara’ la convention delle miss, delle sirenette e delle puttane. Chi vuol parlare parli ma occhio a chi viene per rompere i coglioni. I bastoni sono gia’ pronti…

    • Ullalà Migotto. Che durezza. Che virilità malmessa…E se invece di miss ec ecc ecc parlassi di donne? Ti disturba ? Hai problemi? Temi la concorrenza? Perchè etichettare genericamente, e senza far nomi, rende tutto antipatico e terribilmente ridicolo. …Ricorda, una donna ti salverà.

      • viva le donne. sempre e per sempre sig.ra antonella. specie se intelligenti. Mia moglie mi ha gia’ salvato. L’unica cosa che Le dico e’ che non accetto che una proposta politica seria per il Veneto venga sbandierata da molti tra questi commenti come un nuovo bunga bunga. Non me ne frega nulla di essere antipatico a tanti e chi pensa sia ridicolo, be’ se si sbandiera la presenza di “pasionaria” in base alla loro bellezza.. sono contento di essere ridicolo.
        Non fatemi girare i coglioni. Io non mi minaccio nessuno ma se qualcuno pensa di venire a sabotare jesolo con le sue cazzate avra’ quel che si merita.

        • CLAP, CLAP, CLAP: quoto SMMingotto e mi allineo
          nn accetto bieco “proselitismo” ideologico o “religioso”,
          e, men ke meno, “madonne pellegrine” in procession.
          …ke,in Veneto, “sovente”..riskiano l’ “incidente bovino”.
          .
          …..ho già combattuto contro l’agiografia
          ……….. “ex ante” in questo blog.
          Serenissimi Saluti

        • Caro siggnor Mignotto, lei scrive testualmente… io non mi minaccio nessuno…che fa si minaccia da solo o non si minaccia? La prenda con calma, vedrà che le giovani Durigon non sono il diavolo, magari non saranno la soluzione di tutti i problemi ma gioventù e buonafede fanno miracoli. Saluti

          • sorrido alla voluta (da parte sua) storpiatura del mio cognome. Fa niente. dato che sono sicuro che non e’ un errore di battitura (mentre il mio, e’ evidente ).
            Secondo me Lei ha delle carenze. Non spenda soldi per andare dallo psicologo. Lo sa gia’…

      • Vergogna! Il pezzo invece è bellissimo ed è uno dei pochi pezzi con politica ‘fresca’. Chiamo in nostro soccorso Cisvi che già ha manifestato simpatia per l’iniziativa a favore delle Durigon!
        Sostienici Cisvi!

      • co se parla de veneto in te sto giornal orami se parla de un sol partito che el ga 200 persone… tuti picai a feisbuc che i par trentamie. Tuti candidai a qualcosa. E te par che sta xente vol l’indipendenza? i vol careghe, parche’ i sa che chi che ga careghe in Italia..no lavora pi’. Sembra a stessa storia del film…. cetto la qualunque, slogan “piu’ pilu pi tutti”.
        Domandeghe a Eva Klotz cosa che a faseva all’eta’ de ste Madonne..

  23. La discussione si è raffreddata perchè….. non è stato intuito il devastante potenziale mediatico costituito dalla novità delle sorelle Durigon! L’unico elemento nuovo dell’intero panorama politico e non solo veneto. L’unica calamita che potrebbe attirare oltre ai giovani molti di coloro che sono disaffezzionati alla politica. E aprire discussioni produttive e portare attenzione sui temi dell’indipendenza. Ma il solito egoismo, le paure incofessate e una certa seriosità bacchettona impediscono al nuovo di sbocciare. Chi ci prova vince la partita e tiene il pallino per anni…avanti amici!
    E tu Elena Durigon fatti sentire!

  24. Devo dirvi la verità ho fatto politica a vari livelli da quando avevo 19 anni a Vicenza e nel vicentino, (anche in ambito significativo) ma io,adesso cinquantenne, di famiglia veneta da sempre, dico che ora è veramente giunto il momento di unire tutte le energie per ottenere la nostra autonomia altrimenti siamo destinati a soccombere ineluttabilmente. In questi mesi mi sento alla deriva: penso alla mia famiglia, agli amici che come me non ne possono più. E’ INDISPENSABILE TROVARCI TUTTI UNITI, ANCHE QUELLI GIA’ DENTRO I PARTITI UFFICIALI MA CHE PRIMA DI TUTTO SI SENTANO VENETI. Apriamo le porte e le finestre purchè la nostra causa sia vinta.
    p.s. perchè l’indipendensa non ha sede a Venezia? Lasciamo stare le altre regioni, pensiamo solo al VENETO e alle 3 Venezie. Grazie a chi mi legge e a tutti quelli che come voi si impegnano per l’autonomia veneta.

  25. Bella la vostra intervista ad Elena Durigon, ricca di spunti e cose sensate. Perchè non la risentite dopo il clamore mediatico suscitato dalla sua entrata in scena su questo giornale?

  26. Piacerebbe partecipare, e direi di farlo dopo le elezioni, per vedere se finalmente gli Italiani cominciano a svegliarsi. Da quello credi dipenda ogni passo successivo, perchè non è possibile aiutare chi non vuol essere aiutato…

  27. Vorrei qui ricordare il sublime poeta Marioletti, recentemente scomparso a Jesolo, con una delle sue liriche brevi e fulminanti: Come questa:
    “Chiappa di nanetta/ la fava ti aspetta”.

  28. io abito a san marino, repubblica. noi eravamo liberi e indipendenti: poi sono arrivati i soldoni degli evasori fiscali italiani ed ora siamo nella black list perché le banche devono difendere l’anonimato degli evasori italiani sulle spalle dei liberi cittadini. mi sembra che sono tutti capaci a fare i perbenisti, perché appena si invertono i ruali si invertono anche i pensieri. cosa penso del festival dell’indipendenza: BELLO, MA CHE SI FACCIA UNA MONETA LOCALE, se no non esiste indipendenza. capito?

  29. Perchè el mondo sia più bon
    noi volemo e Durigon
    perchè el mondo sia più bel
    noi volemo semper quel
    Viva viva e Durigon
    che le vota anche i teron

  30. Posso dire una cosa che riguarda solo parzialmente questo Forum? Posso fare i complimenti a Facco? Li metto qui i miei complimenti perchè altrove non saprei dove postarli. Bravo Facco (certamente bravo anche Marchi, per carità) ma se posso permettermi Facco è il Maradona (calcisticamente parlando sia ben inteso, o se prefeirte dico il Messi) della situazione, il talento che spazia e, senza paura, cambia il gioco e ribalta le situazioni…Era da un po di tempo che volevo dirlo e adesso lo dico: Facco è davvero un fuoriclasse e ha un fiuto giornalistico molto spiccato, cogliendo al volo le tematiche e gli orientamenti che poi ‘tirano’. Come si vede anche consultando quell’indicatore di gradimento che sono gli interventi dei lettori e la quantità di lettori…Saluti e buon lavoro.

  31. Mi lego, medito e digo: Diretor! daghe una rubrica a Elena Durigon che te fe el pieno nel to giornal! Xe un consiglio amicl de uno che le gazete le lege da sempre e penso che una cosa del genere la pol aver un risultato extraordinario, per ti e per noatri che legemo. E per fioi de sta nazion. Una rubrica tipo: la Parola a Durigon che la responde ai letor: Ciao diretor e in gamba! Luca Colfero

  32. Per veder le Durigon
    s’alza in piè anca el Lion!
    E San Marco col spadon
    ghe fa spazio sul loggion
    cussì la popolazion
    pol scoltarle con passion

  33. Tutto un fiorir di poeti e poesie per ste Durigon! Sarà la primavera, sarà che la femminilità rende poeti anche i rudi marinaretti e i carpentieri villosi ma qui davvero siamo davanti a un fenomeno nuovo! Interessante. Molto interessante. Ma sopratutto è la molla più straordinaria per far parlare del merito della cosa anche i media più addormentati. Usate bene queste vosta malia e potere care Durigon! E omaggi a voi.

  34. Si faccia, si faccia, ma si tenga presente che l’ICONA dell’evento deve essere mediaticamente forte: chiedete alle Durigon di fare da madrine!!!!!

  35. Non e’ che ci ho pensato molto Aussiebloke, ma e’ che (prima) c’era il diritto a qualche altra opinione oltre la mia…..

    certo sono assolutamente necessarie opinioni diverse al riguardo (giustamente) ma, ripetendo le tue parole, mi concederete che “le molte opinioni e strategie diverse su come strutturare un nuovo movimento indipendentista” sia una NOTIZIA mica da ridere

    (e’ da stramazzare) il resto vien di conseguenza e non fa una grinza,
    lo capisco bene.

  36. Mi spiace non poter esserci ma non ho ferie o conferenze per venire in quel periodo. Posso solo seguire via internet. Basandomi sull’esperienza di conferenze internazionali, suggerirei di chiedere a ciascuno dei relatori (quasi come condizione del loro intervento) che mandino una pagina o due di riassunto del proprio intervento, da linkare al loro nome nel programma online. Cosi’ si potranno subito leggere i proceedings della convention in rete. Se poi fosse possibile mettere qualche intervento su youtube, ancora meglio, ma youtube non sostituisce i proceedings scritti.

    Penso sia molto piu’ importante avere un breve riassunto dell’idea centrale di ogni intervento, piuttosto che sapere la citta’ di nascita dei bisnonni, la lista dei movimenti e movimentini (Judaean People’s Front piuttosto che People’s Front of Judaea…), o la forma del cranio. Le storie personali potranno interessare se e quando quelle persone si proporranno come nuovi leader politici, ma al momento preferirei discutere delle idee da qualunque parte provengano.

    Altra cosa che ho notato in iniziative di anni precedenti: non cadere nell’abitudine di predicare al coro, come si dice qui. Il primo scopo di una convention dovrebbe essere di discutere come convincere chi non e’ ancora indipendentista a diventarlo, e quali alternative politiche ci sono in una situazione reale in cui ci sara’ sempre fra i cittadini una componente indipendentista, una autonomista, una non interessata alla politica e una filo-itagliana. Negare questa realta’ e partire dall’assunzione che tutti i veri padani “dovrebbero” essere indipendentisti, o discutere fra noi chi e’ piu’ indipendentista puro degli altri, non serve a niente. Ma sono sicuro che Gianluca Marchi queste cose le sa meglio di me.

    Dunque, grazie a GM e all’Indipendenza per questa iniziativa, e migliori auguri di successo. Saluti dall’Australia.

    • No. Credo che sia tutto l’incontrario: la condizione del loro intervento…..

      non puo‘ essere “una pagina o due di riassunto“ se nell’articolo (in primapagina di domenica) Marchi dice che la unica condizione per partecipare e’ che essi leggano il “documento preparato a priori dal Giornale e vogliano venire a discuterlo” e nient‘altro

      (queste sono le condizioni per la partecipazione) al di la’ della ”poesia” che a loro si chiedesse di spedire in anticipo.

      La pagina di “riassunto” la presenta il Giornale al partecipante (ma non viceversa) e questa si puo’ solo accettare di venirla a discutere. La eventuale “poesia” ovvero il “riassunto” che puo’ esser presentato dal partecipante casomai viene dopo.

      Tra l’altro non credo sia la poesia dei parlatori una condizione per partecipare a conferenze internazionali, ed ovviamente dipendera’ dalla importanza della “conferenza internazionale” ma sappiamo bene che ci vogliono ben altre credenziali.

      Con questa semplice norma (ossia leggere e discutere quel tale documento) non serve piu’ il diametro del cranio e delle chiappe o di altri gonfiori fronte/retro per partecipare: la mia tabella burocratica non serve piu’ per qualificare il partecipante.

      Non serve.

      • No, scusa Eugenio ma dobbiamo accettare di avere opinioni diverse a riguardo. Il documento gia’ preparato dall’organizzatore posso leggerlo da me prima della conferenza. Lo scopo della conferenza e’ quello di avere opinioni e commenti di altri su quell’argomento. Immagino che ci possano essere molte opinioni e strategie diverse su come strutturare un nuovo movimento indipendentista. Quindi e’ piu’ che mai importante avere un breve riassunto scritto di ciascun intervento–possibilmente gia’ nei giorni prima della conferenza, in modo che ciascun partecipante possa gia’ avere un’idea del contenuto degli interventi (aiuta molto nel dibattito)… ma sicuramente entro un paio di giorni dalla conclusione della conferenza, quando la notizia e’ ancora fresca e si puo’ contemporaneamente linkare alla notizia il sito web con gli interventi. (Farlo un mese dopo non serve piu’ a niente). Le conferenze dove il riassunto dell’intervento lo presenta l’organizzatore al partecipante, ormai le fanno solo in Nord Korea e in via Bellerio.

        Per quel che riguarda la selezione dei partecipanti, nelle conferenze scientifiche anche uno studente senza famose credenziali passate puo’ partecipare a una conferenza se il suo progetto e’ nuovo e interessante a giudizio degli organizzatori, se manda un abstract interessante. Quindi non vedo nessun problema nell’accettare partecipanti che non hanno credenziali politiche passate ma propongono idee nuove. Si riparte da capo, ben vengano nomi e idee nuove.

        • Ool rait. A spanne sono daccordo con te, ma lasciami-ti leggere con calma e poi ti dico cosa penso.

          Tra l’altro: che ore sono adesso a testa in giuu?

      • Concordo parzialmente con EugenioMarioVentutini.
        …..e dettaglio le motivazioni……
        Kiaro ke “bisogna ingoiare” “il pastone” approntato.
        nulla vieta di “parlarci sopra” “ad alzo zero”.
        Se Linipendenza “paga ed organizza” ha kiaramente
        “lo jus primae noctis”.
        ..in palese assenza di una classificazione di “interventi”
        e di “suggerimenti”
        “il titolo” e “la poesia” li declamano coloro ke “cacciano i soldi”..e nn può essere altrimenti.
        In politikese trattasi di un congresso a “tesi blindate” dove,cmq,
        qualcuno avrà già pensato per te.
        Mediamente in modo anke decente, rispetto alle rime scontate e banali ke subiamo spesso.
        CONCLUSIONE: nn esiste il sogno di una LegaUnita di partiti o di movimenti secessioniti/indipendentisti. Può solo esistere una nuova entità ke “li piega” per un elenco di risutati=tempi, con DECAPITAZIONE programmata dei capi novelli ke falliranno.
        Serenissimi Saluti; Con ossequi, ciau.

          • tutti in piedi, giù il cappello …
            ……….e STANDING OVATION per CescoBaseggio.
            .
            …ma sorry …nn comprendo l’accostamento.
            ……….”timeo danaos et dona ferentes”…….
            .
            se mi vuoi scrivere OFF-LINE,
            il mio indirizzo email lo trovi tra i commenti di questo post o sul mio blog, seguendo il link.
            .
            Serenissimi Saluti; Con ossequi, ciau.

  37. Passando di qua, ho notato che Eugenio Mario Venturini, il 16 Febbraio 2012 at 9:35 am, mi cita:

    «come non mi spiego Enzo Trentin che chiede SOLUZIONI piuttosto che divisioni (d’accordo) ma poi dice che tanto abbiamo sempre le garanzie della (questa!) costituzione (non ci posso credere)…»

    Eugenio Mario Venturini, ha ragione.

    Si tratta di un mio svarione, laddove citando il diritto all’insurrezione, con il metodo del copia-incolla, ho anche distrattamente lasciato questa farse impropria: «i diritti garantiti dalla Costituzione e l’ordinamento dello stato…»

    Privilegiando le Costituzioni progressive, ovverosia modificabili nel tempo – esempio quella Svizzera – io considero la Costituzione italiana un documento contraddittorio e inattuale , tanto che mi sono speso affinché un gruppo di studiosi, che per il momento chiede la riservatezza, producesse una bozza di nuova Costituzione per un futuro stato Veneto indipendente. Bozza che è già stata accettata da più sigle politiche indipendentiste venete, mentre poche altre la stanno ancora valutando.

    Per concludere quindi, la citazione corretta è la seguente:

    Il cittadino ha l’obbligo di difendere [sempre e nei confronti di QUALSIASI Stato, perché la persona preesiste allo Stato] contro ogni violazione, le libertà fondamentali… Lo stesso codice fascista lo ammetteva (il diritto all’insurrezione) ripetendo un concetto già affermato nell’art. 199 del Codice Zanardelli… Oltre a questo profilo giuridico vi è però una ragione morale, sarà quindi interessante sviluppare il COME tale diritto potrà essere esercitato [nella NONVIOLENZA] con più efficacia e legittimità giuridica.

  38. Era ora! Spero solo che pero’ NON vada a finire come l’ultima volta il 4 marzo 2007 al Liceo Leonardo di Brescia dove si radunarono diversi gruppi indipendentisti nella speranza di un’unione dopo questo congresso che invece si rivelo’ una grande delusione causa pensieri diversi ,se cosi’ si puo’ dire ! Comunque guardiamo avanti nella speranza se non di unificazione ma almeno di comprensione fra le varie realta’ indipendentiste! CAMUNIA NAZIONE ………..PRESENTE!!!!

  39. sostituisce il precedente: impaginazione +leggibile
    12345678901234567890123456789012345678901234567890123456789012345
    #gg;2;#Pmin;1;#PMAX;4;#Pcerti;2;#DataIN;24/4/2012;#Prov;PD;
    #c;Carraro;#n;Sante;#em;Carraro.Sante.TPV@gmail.com;
    #ParMov;UltraLi/ega;;
    12345678901234567890123456789012345678901234567890123456789012345

    sugg01::
    ke tipo di “meeting” si vuole approcciare, con quali obiettivi?
    DEFINIZIONE OBIETTIVI.

    sugg02::
    propongo una “sezione speciale” dedicata al Veneto.
    NON TUTTI ABBIAMO LE STESSE CONDIZIONI INIZIALI
    e la stessa dinamica

    sugg03::
    si possono presentare le tesi sul sito Lindipendenza per un confronto
    preventivo ed una selezione preliminare. =CALL4PAPERS.

    sugg04::
    dati gli obiettivi “nn reggo+” relazioni OT
    dove ognuno “pontifica” la “sua religione” “addosso agli altri”
    per fare bieco proselitismo ……as usual… negli ultimi 30anni.
    nn possiamo permetterci “l’orda selvaggia” delle tesi demenziali.

    sugg05:: Serve una “preanalisi” dei documenti, ed una “presidenza”
    ke gestisca col taser gli interventi ke derogano dai papers presentati.
    Laddove, al limite,se esiste, deve essere praticabile la convention
    sul forum e l’incontro a Jesolo serve solo per MEDIATICIZZARE i risultati
    e “lanciare” le iniziative con il “favore” della stampa.

    Serenissimi Saluti

  40. Sostituisce i precedenti::
    imho, ecco schematizzato un esempio di come dovrebbero
    essere “formalizzate” le adesioni per questo meeting.
    -consente di aggirare la creazione di un DB, ed è molto+ flessibile
    -nn costringe Lindipendenza ad una “esegesi” della “poetica” dei commenti.
    -consente una statistica immediata su un foglietto di calcolo.
    -il separatore usato, fondamentale, è il “;” punto e virgola, Xké separa le celle
    -la lunghezza riga dei commenti sembra essere MAX=85caratteri.
    -con 3 righe superiamo il limite degli 85CH/riga
    -allego anke la riga che funge da contatore dei caratteri, per nn superare il limite

    descrizione campi. Il simbolo “#” significa “numero”
    #gg;2;=====numero giorni; valore numerico della durata della convention;
    #Pmin;1;===numero Partecipanti minimo; valore numerico;
    #PMAX;4;==numero Partecipanti MAXimo; valore numerico;
    #Pcerti;2;===numero Partecipanti sicuri; valore numerico;
    #DataIN;24/4/2012;====data Inizio lavori;gg/mm/2012;
    #Prov;MI;===Provincia;VE;
    #c;Rossi;====Cognome;De Filippo;
    #n;Mario;====Nome;Giovanni;
    #em;pisellino@tua.mail.com;====EMAIL; il tuo indirizzo di posta;
    #ParMov;Veneto & spritz libero;;==Nome del PARtito o MOVimento

    segue esempio di compilazione con valori di fantasia.
    E’ sufficente copiare l’esempio e compilare opportunamente i campi.
    12345678901234567890123456789012345678901234567890123456789012345
    #gg;2;#Pmin;1;#PMAX;4;#Pcerti;2;#DataIN;24/4/2012;#Prov;MI;
    #c;Rossi;#n;Mario;#em;pisellino@tua.mail.com;
    #ParMov;Veneto & spritz &F liberi;;
    12345678901234567890123456789012345678901234567890123456789012345

    …a seguire l’orgia dei suggerimenti …ke, per definizione, nnè formalizzabile.
    Se tutti compilassero il form ASCII, si potranno dimensionare,
    con certezza univoca ,
    #partecipanti(=dimensionamento sala)
    #interventi(=durata max intervento, #interventi MAX,durataTOTconvention)
    Organizzare un form piu+ articolato da inviare all’email per realizzare
    un vero DB, …e nn un “pallido surrogato ASCII”.

    • scusami Sante, la tua proposta di “formalizzare” le adesioni al meeting va bene, ma vedo che contiene soltanto:

      1. Nome e Cognome di Persona
      2. Provincia di Nascita o Residenza
      3. Email della Persona o Partito
      4. Nome del Partito o Movimento

      Devo dire che mi ci sono messo nella discussione allo scopo di capire CHI ci viene alla riugnone o convenscion, ma con questi quattro elementi credo sia un po’ difficile indovinarlo.

      Al di la’ del nome di Partito le altre cose potrebbe elencarle chiunque (anch‘io) ma non necessariamente un Tizio o un Partito impegnato negli scopi dichiarati dal Giornale, tanto piu’ che non fai differenze fra nascita e residenza.

      • Mr. Venturi, la mia proposta di formalizzazione è limitata, volutamente, alle 4 domande 1) 2) 3) 4) poste dalla redazione. Ergo ho trascurato, in prima battuta moltissime cose, riservandomi di proporre la “produzione” di un FORM da spedire via mail a tutti gli aderenti.
        Il focus della proposta è quello di organizzare i dati in modo univoco per fare facilmente delle statistiche verificabili da tutti. Ma soprattutto statistiche incontrovertibili.
        Infine i valori richiesti sono il minimo indispensabile per un “dimensionamento corretto” della logistica e dei tempi.
        Ad esempio verifichiamo ke “kiedono diritto di tribuna”
        “solo” 15 MOVimentiPARtiti, a 20min cadauno impegneremo 5ore. Ergo 1gg basta ed avanza.
        Viceversa se i richiedenti saranno 120 ….splendido…
        ..ma bisognerà applicare formulario e decidere “come filtrare” l’accesso e con quali policy.
        .
        A “seguire” possiamo anke approntare un questionario con 20-30 domande….magari avendo definito un metodo per applicare delle statistiche alle risposte al questionario.
        Serenissimi Saluti

  41. Vi ringrazio Marco e Gianluca, ma pensavo a qualcosa di piu’ semplice e schematico, tipo una Scheda di Partecipazione (o di Anagrafe dei Partecipanti) che poi magari con l’aggiunta ad hoc di nomi e telefoni dei delegati costituisca l’Archivio base per la bisogna del Giornale, intendo solo il minimo indispensabile per cominciare…..
    ————————

    L’ente o la sigla partecipante deve rendere pubblicamente:

    1. se si tratti d’un singolo Partito oppure d’un cosidetto Movimento, ed in questo caso si devono elencare anche i partiti o le fazioni che costituiscono quel Movimento

    2. se la sua forma associativa sia quella d’un Comitato o d’una Associazione, dato che
    un Comitato non può mai cambiare Programma nemmeno con il voto dell’Assemblea mentre le Associazioni di regola lo cambiano anche senza il voto della loro Assemblea

    3. nome, luogo, data di costituzione formale o legale, e codice fiscale
    4. (copia del) documento costitutivo
    5. eventuale simbolo o sigla associati alla lista elettorale

    6. nome, luogo, data di nascita, codice fiscale, del legale rappresentante
    7. luogo e data di nascita dei genitori, e luogo di nascita di nonni, bisnonni, e altri avi
    8. data della sua prima attività politica, con la sigla e lista elettorale dell’epoca
    9. data della sua ultima attività politica prima d’essere associato alla sigla partecipante

    10. Loro attività:
    A. se a norma del proprio Statuto (quindi a rigore del codice civile ‘tagliano) oppure
    B. se sia a rigore di (elencare la fonte delle norme)

    11. Loro comunicazione:
    A. indirizzo di una Sede aperta al pubblico
    B. (copia dei) messaggi rivolti all’elettore

    12. Loro intenzione:
    A. chi costituisce (deve costituire) il Governo legittimo
    B. di quale Nazione/nazionalita’ e quale Territorio

    13. Loro credibilità:
    A. cosa fanno (devono fare) i loro Amministratori locali
    B. cosa fanno (devono fare) i loro Parlamentari

    14. Loro diplomazia:
    A. prima data delle istanze presso ONU/icjaja
    B. prima data delle istanze presso Terzi riconosciuti dall’ONU ma, ovviamente escluse le cosidette Organizzazioni Non Governative (ONG) dato che non c’entrano un fico

    15. Altro:
    A.
    B.
    —————————–
    non si dovrebbe pretendere che siano compilate tutte le risposte e si dovrebbe anche poterle cambiare (purche’ siano conservate tutte le precedenti versioni) ovviamente.

  42. Non sono affascinato dal guazzabuglio, e credo meritino migliore attenzione:
    la proposta di mettere per iscritto il proprio percorso per l’indipendenza (Andrea Lunardon) la pari dignita’ tra tutti i partecipanti difficile da garantire (Marco Giabardo) il rifiuto delle tesi demenziali che ci vengono propinate da tempo (Sante de Venexia)

    mentre non mi spiego Paolo Bernardini che ci fa gia’ un elenco “dei stranieri” quando sinceramente ancora non sappiamo CHI ci verrebbe “dei nostrani” …..come non mi spiego Enzo Trentin che chiede SOLUZIONI piuttosto che divisioni (d’accordo) ma poi dice che tanto abbiamo sempre le garanzie della (questa!) costituzione (non ci posso credere) …..mentre non oso pensare a cosa ci sia nelle parole di Domenico quando e’ gia’ arrivato alla BOZZA di (un’altra!) costituzione (ma de che?) stilata da due amici (!?)

    per fortuna a Vinegia qualcuno e’ affascinato dal bizzarro guazzabuglio pura poesia che secondo me andrebbe invece “raddrizzato” un pochino (ovviia) diamoci una regolata.

    Vogliamo trovare un minimo criterio con una specie di scheda anagrafica da far compilare ai partecipanti, magari quando si siedono alla tavola “rotonda” come prima mossa, che fotocopiata sara’ UGUALE per tutti?

    Così sappiamo almeno CHI sono quei che ci vanno.

    • Nulla altro da aggiungere ! L’Indipendente ( che è l’organizzatore ) dovrebbe inizialmente preparare un scheda in cui il relatore ( per ogni movimento ) spiega: chi è ; qual’è il movimento e le finalità che propone e il modo di raggiungerle ; cosa vorrebbero come finalità e come strada intrapresa a fine convegno ; cosa intendono come strategia comune ; cosa intendono relazionare al convegno.
      Marco Giabardo
      MAV-VALSESIA INDIPENDENTE

    • Semplicemente che si deve far capire alla gente come si vogliono cambiare le cose, perchè possano scegliere a ragion veduta anche quelli che indipendentisti non sono o quelli che possono temere un salto nel buio. Marco Bassani ed Alessandro Vitale non sono miei amici personali, sono i due allievi più conosciuti del Prof Miglio. Un po’ meno di ignoranza non guasterebbe! Mai letto “Una costituzione per i prossimi 30 anni” e “L’asino di Buridano” del Prof. Miglio? Ecco un’ottima occasione per farlo!

      • Bravo, l’hai indovinato: non ho mai letto “Una Cost. etc. etc.” ne’ tantomeno “L’asino etc. etc.” che credo proprio non leggero’ mai (dal momento che la Nazionalita’ di cui si parla in quei libri non e’ una cosa che mi riguardi moltissimo)

        e tantomeno ne vedo l’occasione ora di cominciare a leggerli, ne’ l’uno ne’ l’altro.

        Siamo qui a renderci conto di chi ci viene e di come organizzarla una riugnone di tal genere (in teoria non conosciamo ancora chi ci viene, e per di piu’ Marchi dice che il documento di convocazione non e‘ ancora pronto) pero’ qualcuno

        ci vuol dare di gia’ una specie di Costituzione da discutere (!?) senza nemmeno dire quale popolazione sarebbe legittimata a discuterla e nemmeno dire per quale Nazionalita’ e quale Territorio. Manco a dirlo.

        Accipicchia, ci stai dicendo che dovremmo costruire il Duomo cominciando dalla Madonnina.

        Domando ora a cosa sia servita questa mia ignoranza: a dirmi che ho ignorato due allievi che avrebbero superato il maestro?

        Bah! Chi conosce il maestro, dice che non l’hanno superato. Devo ignorarli. E loro devono continuare ad occuparsi della loro propria Nazionalita‘ suppongo.

        Azzardare poi di non essere “amico” dei due autori che avevi proposto tu, non e’ stato molto carino da parte tua verso di loro.

        • Non riesco a capire se ci fai o ci sei. Se vuoi uno stato nuovo. la pietra fondante di questo stato è il patto stato – cittadini che si chiama costituzione. Non è la Madonnina, ma costituisce le fondamenta. Questo patto deve essere approvato dai cittadini che vivono nel territorio del nuovo stato (non come l’aborto attuale che non è mai stato sottoposto a referendum), come succede nella vicina Svizzera. Che vogliamo l’indipendenza ed uno stato confederale mi sembra abbastanza ovvio; ma è molto meno semplice che i vari gruppuscoli si accordino su qualche cosa d’altro che sia diverso dall’obiettivo: anzi, leggendo i vari commenti il pollaio indipendentista fa invidia alle varie coalizioni romane. E questo non ci fa onore, ma è la realtà. Se mai riusciremo ad essere tutti uniti per ottenere l’indipendenza, la vera discussione sarà sul/sui metodo/i per arrivarci e sul nuovo patto che si vuole proporre al popolo: altrimenti il consenso dei cittadini te lo dimentichi e fai un bel buco nell’acqua. In altre parole se vuoi che i cittadini buttino via il catorcio vecchio devi far loro vedere la macchina nuova e spiegarne i vantaggi. E personalmente ritengo sia meglio che la macchina nuova me la costruiscano ingegneri e meccanici preparati e non persone che di architettura costituzionale e costituzioni non sanno nulla.
          Forse se leggi i due libri di cui sopra non perdi il tuo tempo.
          Un’ultima cosa: ho proposto Bassani e Vitale, che stimo e che ho anche conosciuto personalmente, ma che non posso definire amici personali, perchè sono docenti universitari con le competenze che a me, ed anche a te, come molti altri, mancano. Vogliamo far partorire da incompetenti anche la costituzione confederale che auspichiamo?

          • Con Aussiebloke avevamo appena detto che una opinione vale l’altra, ivi compresa la mia, mi pare.

            Ora, se sei convinto della tua, secondo me stai mettendo il carro davanti ai buoi: non solo tu, ma quel pollaio che ci hai indicato tu.

            Nella intestazione di questa pagina di commenti sta scritto che dovremmo dibattere come riunirlo positivamente il pollaio.

            E se ci si attenesse a questa direttiva senza tante chiacchere sulle costituzioni (scritte da chicchessiia) arriveremmo a riunire in assemblea un tot di elementi che saranno relativamente qualificati (o qualificabili) a discutere le cose che tu invece mi sembri discutere ora e qui.

            La mia critica (di conseguenza) era ed e’ sul criterio di qualificazione dei signori e delle signorine che (pubbico a parte) devono andare in quella assemblea a fare quella discussione.

            Non ha senso venirmi a dire “guarda che una Costituzione la scriverebbe meglio Tizio e Caio oppure Sempronio” non mene frega niente: il Tizio il Caio il Sempronio si facciano qualificare e vadino in assemblea a dirlo.

            Non lo dicano a me. Lo dicano in quella Assemblea.

            Adesso in testa al Phorum sta scritto n.1.782 visitatori e n.83 commenti
            di cui:
            36 interventi unici ed isolati
            2 interventi di Giampaolo e 2 di Aussiebloke
            3 interventi di Domenico e 3 di Enzo Trentin
            4 interventi di Gianluca Marchi
            5 interventi di Francesco e 5 di Marco Giabardo
            8 interventi di Sante
            15 interventi di Eugeniomario (compreso quest’ultimo)

            e quindi mi scuserai se adesso mi siedo in poltrona e vi leggo per un po’ prima di scrivere di nuovo.

            Ciau.

  43. Io ci sono per un VENETO STATO….liberi dall’italia…e sicuro che porto veneti per l’obbiettivo dell’indipendenza…PAR TERRA PAR MAR… SAN MARCO!!

  44. Sono un sostenitore della Libera Compagnia Padana e di Raixe Venete. Sia io che mia moglie sogniamo uno Stato del Nord Libero e Indipendente. Sicuramente ci saremo.

  45. mi “affascina” capire come, da questo bizzarro guazzabuglio,
    riuscirete ad “estrarre dal cilindro” delle indicazioni attendibili, e non randomike.
    Serenissimi Saluti

      • imho ho espresso un concetto ke riformulo Xtodos:
        l’esposizione “poetica” di moltissimi post lascia spazio ad ogni interpretazione.
        ….e nn mi sono permesso di offendere alcuno ….
        …se fosse accaduto, pf, inicatemi dove….

        • son daccordo coi Serenissimi a livello del mare, anche se il “poetica” mi sembra un molto elegante concetto;

          dalla Madunina le cose ci sembrano un po’ piu’ spigolose e riformulo (mi consenta) alla moda del zoo comunale: non vorrei che piu’ gente entra e piu’ bestie si vedino…..

    • Condivido le tue perplessità. Il problema delle idee autonomiste risiede proprio nel pericolo del particolarismo, della disintegrazione socio – territoriale.

      • Certo il particolarismo e’ proprio la disintegrazione di noi stessi piuttosto che del nemico, e’ la disintegrazione della nostra Societa’ che soccombe a quella piu’ forte e che non e’ migliore della nostra ma e’ sicuramente peggiore (sotto gli occhi di tutti)

        siamo i primi noi ad averne colpa quando disprezziamo gli antichi (nostri) Stati per sopravvalutarne uno ridicolo raffazzonato alla bell’e meglio (per di piu’ col sangue e l’inganno) presso il quale poi pretendiamo di sopravvalutare appunto il nostro particolarismo a spese del nostro (antico) Stato.

        Un tizio nei pressi di Milano ha perfin detto che se l’uomo e’ la misura di se stesso allora e’ evidente che anche un condominio di Cernusco sul Naviglio (il suo) ha il Diritto di Autodeterminazione.

        Encroyable. Non e’ nemmeno un cane che si morde la coda, quando il particolarismo ha la precedenza su tutto e’ una idiozia. Credo sia necessario chiarire un po’ le idee.

          • i legaioli sappiamo gia’ CHI sono (mi scusi) intendo dire che

            nella proposta non e’ indicato il criterio col quale una qualsiasi delegazione (di qualsiasi cosa) potrebbe partecipare,

            al di la’ che indoviniamo sia ovviamente una delegazione di volonterosi

            (mi auguro e da quel che leggo fin’ora)

            quindi CHI sono/sarebbero/saranno i partecipanti?

            • invitati a partecipare sono tutti i movimenti indipendentisti e autonomisti che operano al Nord, al Centro e al Sud. Per quanto riguarda il pubblico, invece, non mi pare il caso di mettere limiti. Mica dobbiamo fare una cosa a porte chiuse. Semmai al chiuso potranno svolgersi dei gruppi di lavoro per elaborare qualche documento se sarà il caso

  46. Ok, per me è quasi un ritorno a casa.
    Poi a maggio ci sono delle belle giornate, le ragazze si spogliano… beh, uniamo il dilettevole all’utile!

  47. Come gia’ scritto, aderisco. Immagino sia previsto l’invito a delegazioni straniere, tra cui non dimenticherei la Nacion Camba, il Free State Project, Aloha, e i vari movimenti in Asia. La voglia di liberta’ non ha confini. Estenderei l’invito a personalita’ accademiche internazionali, tra cui il Professor Scott di Yale che si occupa della Zomia.

  48. …E chi se la perde quest’ adunanza…!!! 🙂 (pardon convention…) , prima o dopo Maggio fa poca differenza, l’importante è preparala bene e parteciparvi in massa, facendosi sentire.Ogni cuore indipendentista non può mancare. Raduniamo amici, familiari e simpatizzanti vari e riempiamo auto e pulmini… Forza Ragazzi spezziamo le catene e rialziamo la testa! INDIPENDENZA!

  49. Dico che è necessario incominciare ad adunarsi.
    Un filo di paglia da solo lo si spezza facilmente; se unito ad altri fili, l’insieme forma un fascio indistruttibile.

  50. 1-2-4) Sì sì sì sì sì!!!! Non può esserci altra risposta. Anche se il solo programma comune dovesse essere “raggiungimento dell’indipendenza” e la sola discussione il metodo più veloce per ottenerla. Del resto discuteremo una volta liberi. Aggiungerei la bozza di Costituzione, rigorosamente confederale, che potrebbero preparare due “Saggi”, Bassani e Vitale, tecnici super partes, partendo da MIglio :-). Perchè non potremmo fare come i Greci antichi? Le loro costituzioni portano il nome di Licurgo, Clistene… non sono state decise da un parlamento, in compenso sono state approvate da tutti i Cittadini…. E via da questo cadavere italico i cui miasmi appestano la nostra vita ben al di là della capacità di sopportazione del nostro naso…
    3) Il più presto possibile, anche prima delle amministrative

  51. E’ una iniziativa bella e soprattutto utile. Verremo dalle Marche (penso 7-8 persone) in rappresentanza dei 3 movimenti autonomisti e civici che rappresento: Libertà e Autonomia – Noi Centro, Lega per le Marche, Famiglia Identità Territorio.
    Poichè siamo impegnati nelle elezioni amministrative è preferibile farlo dopo.
    Enzo Marangoni – consigliere regionale Marche

  52. D1)=r1: INELUDIBILE => servono 2gg= Sab & Dom
    D2)=r2: delegazione di #4 partecipanti
    D3)=r3: scelta TATTICA obbligata; in APRILE, assolutamente PRIMA delle elezioni.
    D4)=r4: suggerimenti.

    sugg01:: ke tipo di “meeting” si vuole approcciare, con quali obiettivi? DEFINIZIONE OBIETTIVI.

    sugg02:: propongo una “sezione speciale” dedicata al Veneto. NON TUTTI ABBIAMO LE STESSE CONDIZIONI INIZIALI e la stessa dinamica

    sugg03:: si possono presentare le tesi sul sito Lindipendenza per un confronto preventivo ed una selezione preliminare.=CALL4PAPERS.

    dati gli obiettivi “nn reggo+” relazioni OT dove ognuno “pontifica” la “sua religione” “addosso agli altri” per fare bieco proselitismo ……as usual… negli ultimi 30anni.
    nn possiamo permetterci “l’orda selvaggia” delle tesi demenziali.

    Serve una “preanalisi” dei documenti, ed una “presidenza” ke gestisca col taser gli interventi ke
    derogano dai papers presentati.
    Laddove, al limite,se esiste, deve essere praticabile la convention sul forum e l’incontro a Jesolo serve solo per MEDIATICIZZARE i risultati e “lanciare” le iniziative
    con il “favore” della stampa.
    Serenissimi Saluti

  53. Rispondo alle domande:

    1) cosa ne pensate;

    R. – estremamente utile. Un giornale è sempre stato un luogo di elaborazione del pensiero e dell’azione.

    2) siete d’accordo e se intendente partecipare direttamente (indicando in linea di massima il numero di persone);

    R. – Sicuramente due. Forse di più. Dipenderà dal programma definitivo.

    3) ritenete che sia più opportuno effettuare la convention prima delle elezioni amministrative (6 e 7 maggio – ballottaggi 20 e 21) o dopo quell’appuntamento;

    R. – prima delle elezioni amministrative mi sembra troppo presto per ragioni organizzative. Anche su un eventuale “eco mediatico” non c’è da contare molto, considerando che la campagna elettorale monopolizzerà l’attenzione dei mass-media. Dopo i ballotaggi il tempo è molto ristretto, considerando con con il 15 giugno, all’incirca si apre la stagione balneare.

    4) suggerimenti.

    R. – è mia personale opinione che non giovi più di tanto offrire una platea a tutti i movimenti politici indipendentisti. Cosa può dire un convegno a gente che è già convinta di voler abbandonare questo Stato, e magari anche questa Unione europea?

    No!
    Può avere un’utilità per tutti l’invitare dei relatori che illustrino le varie “vie d’uscita”: autodeterminazione e secessione sono sinonimi? Come far riconoscere i movimenti di liberazione o i soggetti indipendentisti. L’ONU che riconoscimenti può dare e come ottenerli? Che valore hanno i referendum, specie se consultivi? Come trovare consensi ed appoggi a livello internazionale? Tra gli Stati? Tra le comunità all’estero (esempio i veneti nel mondo et similia)? Tra movimenti indipendentisti omologhi? Cos’altro ancora?
    L’evidenziarne la priorità temporale: cosa si può fare subito, cosa più avanti. Cosa da soli, cos’altro uniti.
    L’illustrazione di un piano STRATEGICO di delegittimazione politica della partitocrazia, e concertazione di azioni politiche NONVIOLENTE, che possono essere adottate dai singoli movimenti indipendentisti o insieme.
    Quale supporto può offrire a tale piano strategico il quotidiano “L’Indipendenza”.
    Cosa i singoli movimenti indipendentisti possono fare da soli e localmente.
    Cos’è possibile e utile fare mediante una cooperazione-organizzazione di tipo federale.

    Sicuramente altre implementazioni possono essere fatte. Ma al momento mi sfuggono. In ogni caso devono emergere le SOLUZIONI, non le distinzioni tra questo o quel soggetto politico.

    • Ho dimenticato di aggiungere all’elenco già prodotto, che il cittadino ha l’obbligo di difendere contro ogni violazione le libertà fondamentali, i diritti garantiti dalla Costituzione e l’ordinamento dello stato… Lo stesso codice fascista lo ammetteva (il diritto all’insurrezione) ripetendo un concetto già affermato nell’art. 199 del Codice Zanardelli… Oltre a questo profilo giuridico vi è però una ragione morale, sarà quindi interessante sviluppare il COME tale diritto potrà essere esercitato con più efficacia e legittimità giuridica.

  54. Credo che sia il momento per tutte le anime realmente autonomiste di incontrarci e di darsi una strategia comune, nel rispetto ovviamente delle proprie identità. E’ il momento migliore per abbattere questo sistema centralista e liberticida e per riprenderci la nostra libertà! Secondo me, prima ci vediamo meglio sara’…….ormai non c’è più tempo da perdere! Io da buon sud-leghista ci sarò!

  55. 1° La cosa è molto interessante! se però viene data stessa dignità ad ogni movimento rappresentato ! Dovrebbe essere normale, ma noi del MAV-Valsesia Indipendente, nato nel 1980 e ricostituito nel 1999, Abbiamo preso parte e organizzato decine di convegni da questi abbiamo appreso che non sempre, movimenti o organizzazioni vengono trattati con pari dignità. probabilmente in alcuni c’è un DNA italico che per età o cultura non riesce ad essere debellato !
    2° d’accordo in linea di massima …previa visione della scaletta organizzativa. e con un massimo di 2 rappresentanti per movimento !
    3°sicuramente prima !
    4° questi sempre previa visione della scaletta organizzativa.
    Marco Giabardo
    Francesco Sargentini
    M.A.V.-VALSESIA INDIPENDENTE

    • Aggiungiamo; che i rappresentanti debbano essere delegati dai movimenti rappresentati, a decidere e votare, qualsiasi forma di congiunzione o di iniziativa comune, presa nel convegno, in modo che questo sia formativo e non solo il solito “bla bla mediatico” a cui non si aggiunge nulla !
      Alegru!

  56. Sono iscritto alla Libera compagnia da tantissimi anni ma non sono un attivista e non sono mai stato iscritto neanche alla Lega. Certamente verrò con mia moglie. Magari troverò un movimento Lombardo in zona Brianza al quale dare il mio piccolo contributo.
    Anzi magari li contatto prima dell’evento. Chi è il riferimento in Brianza ? (Lecco)

  57. Ci saremo e riteniamo utilissimo stabilire un collegamento strategico tra i movimenti autonomisti, almeno finchè il sistema elettorale sarà questo. Nel 2003 come Lega Sud Ausonia ci facemmo promotori di una iniziativa simile a Benevento, ma oggi che i tempi sono maturi è ancora più giusto che ad organizzare non sia uno dei movimenti… http://www.legasud.it/forum.htm

  58. L’interesse a partecipare c’è. Non penso di portare nessuno con me ma verrei molto volentieri.
    Per la data non ci sono problemi: prima o dopo le elezioni amministrative va benissimo.

    Suggerimenti? A mio parere è vitale una buona moderazione, come pure uno “screening” degli argomenti degli oratori, non tanto per censurarli quanto per sapere quanto tempo dare ad ognuno, preparare un manifesto di presentazione simile a quello dei convegni scientifici, organizzare la scaletta etc.

    Utile a mio parere sarebbe anche uno spazio dedicato alle soluzioni economiche ed amministrative per le realtà autonome: come finanziarsi, come stimolare la concorrenza fiscale, come risolvere l’attuale problema di una classe dirigente a livello locale che non sta dando risposte alla cittadinanza etc.

  59. Autogoverno del Popolo Veneto, Venetie per l’Autogoverno

    1) cosa ne pensate;
    il fatto che venga organizzato da un soggetto “esterno” ai movimenti aiuterà molto, speriamo non finisca come il Forum dei Veneti del 2008.

    2) siete d’accordo e se intendente partecipare direttamente (indicando in linea di massima il numero di persone);
    parteciperemo volentieri con una piccola rappresentanza 4-5 persone.

    3) ritenete che sia più opportuno effettuare la convention prima delle elezioni amministrative (6 e 7 maggio – ballottaggi 20 e 21) o dopo quell’appuntamento;
    Prima sarebbe certamente più utile

    4) suggerimenti.
    richiedere ad ogni movimento partecipante di mettere per iscritto ed esporre il proprio percorso per l’indipendenza o autonomia (per metterlo in discussione)

  60. andiamo! si riuniscono i cialtroni della mmt e noi che abbiamo molto da dire no?

    prima o dopo le elezioni non cambia nulla, il movimento deve muoversi indipendentemente.

  61. Ne penso solo che un gran bene. Era ora…. Ma ci volevano, come tutte le cose di sto mondo le persone e le condizioni giuste. Avanti tutta Dal Col & Marchi…questa e’ la via. Ovvio che necessita la partecipazione diretta…non è una votazione di Partito con deleghe……

    Sicuramente preferirei prima delle elezioni..anche perche’ ho una domanda. Che interesse ha un qualsiasi movimento indipendentista a candidarsi a elezioni per amministrare la Cosa Pubblica per conto e nome non dei votanti… ma dello Stato Italiano? mah…. stesse cazzate della Lega Nord con venti anni di ritardo….

    • Sono interessato a partecipare per capire di più la realtà indipendentista.
      Da Bergamo quali movimenti esistono?

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