di SALVATORE ANTONACI
Una piccola isola dell'Oceano Indiano nota, più che altro, per la produzione di canna da zucchero e per le proprie bellezze naturali che ne fanno uno di quei paradisi tropicali visitati da frotte di turisti rischia di infiammare la già di per sé movimentata campagna elettorale francese. Ed il verbo non è scelto a caso perché la situazione vissuta in questi giorni dalla Réunion è davvero esplosiva: da cinque giorni si susseguono senza sosta proteste, saccheggi e scontri con la polizia che hanno costretto Parigi ad inviare un contingente di supporto alle locali forze dell'ordine in evidente difficoltà nel fronteggiare l'emergenza.
Réunion, infatti, come la consorella Mayotte e le caraibiche Martinica, Guadalupa e Guyana fa parte integrante della République in qualità di dipartimento/regione d'oltre-mare (i cosiddetti DOM-TOM) e per questo motivo dipende amministrativamente ed anche finanziariamente dalla madrepatria. I motivi scatenanti della sommos