di REDAZIONE
Il leader di Irs: basta con l'indipendentismo che si isola nel ghetto Serve un'alleanza basata su progetti seri di autodeterminazione Resta sul tavolo un foglio, l'intervista con Gavino Sale è finita. Restano i suoi appunti, pochi concetti scritti a penna, come per chiamare a raccolta le idee, durante il forum dell'Unione Sarda sull'indipendentismo. E al centro del foglio, in evidenza, una frase che suona solenne: Il destino si disvela allo sguardo . Se l'avesse scritta più volte ricorderebbe il mattino ha l'oro in bocca di Jack Nicholson in Shining, e del resto a tratti lo sguardo di Sale giustifica il paragone. Ma il leader di Irs non è un folle, semmai un folletto: da vent'anni agita il quadro politico, sparisce, riappare un po' qua e un po' là, cambia direzione con strambate da America's Cup. Sprigiona fascino magnetico e suscita avversità profonde. Di certo non è banale. «Quella frase - spiega Sale - è di Elémire Zolla, antropologo novecentesco. Significa
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