di REDAZIONE
Non solo il professor Paolo L. Bernardini è un eccellente storico, docente presso l’Università dell’Insubria, ma è anche un collaboratore – da sempre – di questa rivista libertaria. Ci preme, dunque, segnalare l’ultimo libro da lui pubblicato, che come ogni suo lavoro merita della nostra attenzione, ma soprattutto di essere letto. (dir.)
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Perché Georg Moenius? Chi era costui? Moenius non rientra tra i “grandi” e più noti oppositori del nazismo, ricordati ampiamente, nella memoria collettiva così come nella storiografia, imprigionati, perseguitati, esuli, suicidi come Walter Benjamin, oppure giustiziati dal regime: molto spesso, anzi quasi sempre, destinati a una sorte tragica.
Moenius era un discreto scrittore, un giornalista, un pensatore molto produttivo ma privo di idee originali, un uomo di penna, ma soprattutto un uomo di Chiesa e un modello, per noi ma anche agli occhi dei suoi contemporanei, di impegno civile. Se ne conta un discreto numero, di personalità di questo tipo, anche se forse meno di quanto ci si potrebbe attendere nei ranghi dei religiosi convinti e coerenti cui apparteneva Moenius. Uno per tutti il luterano Dietrich Bonhoeffer, il quale però aveva altro spessore di pensiero rispetto a Moenius, per quel che poté esprimere nella sua assai breve esistenza. Figure tragiche entrambe, cui toccarono, rispettivamente, l’esilio e la morte: protagonisti di quel Kirchenkampf – la lotta della Chiesa ed anzi delle chiese contro il nazionalsocialismo – la cui storiografia è ormai ampia.
La “resistenza cattolica” al nazionalsocialismo che non era purtroppo condivisa da tutti i cattolici tedeschi del tempo, forse neppure dalla maggioranza di essi, ecclesiastici o laici che siano stati. Allo stesso tempo Moenius non è neanche l’uomo qualunque, che magari, e anche in questo caso ve ne furono diversi, si oppose alla barbarie nazista sulla spinta innanzi tutto della propria coscienza, dell’impulso immediato verso il bene che si solito abita nell’essere umano e lo determina.
Moenius apparteneva ad un folto ceto medio intellettuale.
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