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Formigoni, quattro province e giunta in bilico

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di REDAZIONE

Il decreto per l’abolizione delle Province contenuto nel decreto «Salva Italia» del governo Monti si basa su «un’azione frettolosa e scoordinata» e per questo la Regione e le Province lombarde avanzeranno una propria proposta che potrebbe portare a ridurre a 4 le province sul territorio. Ancora in fase di valutazione invece da parte del Pirellone l’opportunità di fare ricorso alla Corte Costituzionale. Lo ha spiegato il presidente della Regione Roberto Formigoni al termine dell’incontro con le 12 province Lombarde. «Questa legge va cambiata perchè non risolve il problema – ha detto – non risolve il problema del costo delle province, ma anzi mantiene un costo troppo elevato azzerando l’efficienza». Formigoni ha poi spiegato che «un studio della Regione parla di 4 province che possono esserci in Lombardia mantenendo la coesione territoriale e tagliando drasticamente i costi». Il documento, ha assicurato, sarà comunque elaborato e condiviso da tutte le province lombarde. In merito alla possibilità di ricorso alla Corte Costituzionale il governatore ha invece spiegato che «non è stato ancora deciso nulla perchè ci sono dei limiti alla ricorribilità da parte delle Regioni a leggi dello Stato». «Ne stiamo valutando la possibilità», ha concluso.

Inoltre, la Giunta Formigoni in bilico. ll Consiglio di Stato ha dato ragione alle associazioni rosa che contestavano la giunta regionale lombarda per una palese disparità di genere: 15 a 1. E cosi il Consiglio di Stato, che ha giudicato ammissibile il ricorso, discuterà della composizione della giunta regionale voluta da Roberto Formigoni.

La quinta sezione, interrogata dalle associazioni femminili Laboratorio 51, Usciamo dal Silenzio e Donne in quota che, in primo grado, si erano viste dare torto dal Tar della Lombardia, ha deciso che la questione è meritevole di essere trattata perché sussiste il “fumus boni iuris” in relazione al principio di eguaglianza sostanziale sollevato dalle associazioni.

Il Consiglio di Stato, nel motivare la decisione, ha fatto esplicito riferimento anche ad una sua precedente e importante pronuncia che ha riguardato la giunta romana guidata da Gianni Alemanno. L’udienza di trattazione è stata fissata per il 17 aprile. Se la sentenza sarà favorevole il governatore lombardo Roberto Formigoni si vedrà costretto ad un rapido rimpasto in giunta. Operazione certamente dolorosa, per chi dovrà far posto ad alcuni assessori donne.

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