di GIANLUCA MARCHI
Da ieri nello scenario politico c'è qualcosa di diverso da prima, la Lega Nord guidata da Roberto Maroni. Non mi avventuro a chiamarla nuova Lega, perché saranno i fatti ad incaricarsi di dirci se il Carroccio ha intrapreso un corso veramente nuovo oppure se è ancora ammalato dei vecchi vizi, il che aprirebbe inevitabilmente la strada alla dissoluzione. Limitiamoci a parlare di una Lega diversa, visto che l'interlocutore principale non sono più Bossi e gli uomini e le donne della sua stretta cerchia, Lega che va verificata e testata nel breve-medio periodo rispetto agli annunci fatti dal palco di Assago dal neo segretario federale e la corrispondenza ai comportamenti concreti.
Personalmente mi sembrerebbe miope, da parte di chichessia, rinunciare al confronto con la Lega per via di una presunta idiosincrasia verso Roberto Maroni, considerato reo di aver pascolato all'ombra del Capo, di aver inanellato una prestigiosa carriera politica per merito di chi ha
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