di REDAZIONE
A forza di andare indietro non resta che l'ingresso fedeli. Sul sagrato del Duomo la base metallica del cartello diventa una specie di zattera per quelli che non vogliono finire con la schiena attaccata al portone della cattedrale, con lo sguardo chiuso da questo muro di folla. Beppe Grillo è un punto lontano sotto il monumento a Vittorio Emanuele II, e in mezzo ci sono - almeno - altre trentamila persone venute per credere a questo strano animale politico, pronte a sentirsi nuovamente «popolo» contro l'élite , non importa quale, se romana, bancaria o europea, nel lessico a cinque stelle è il concetto che conta, non la nota a margine.
«Voglio sentirmi popolo contro i signori del bla bla». Con la sua bella faccia da brianzolo rubizzo, l'assicuratore Mauro Molteni non sembra avere una vendetta da consumare, ma l'apparenza inganna. «Io ci avevo creduto, al Bossi. Ho votato Lega fino al 2010. Mai più, mai più». Non ci sarà un altro luglio a Pontida, come era
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