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Grillo lancia il referendum sull’euro. la lega sara’ della partita?

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di FABRIZIO DAL COL

grillo salviniUna tre giorni, quella organizzata dal M5S a Roma al Circo Massimo che, nonostante l’indisposizione del suo leader Grillo, presentatosi  imprevedibilmente sul palco, si annuncerà certamente ‘infuocata’.  “Lanceremo il referendum sull’euro e sul reddito di cittadinanza”, ha annunciato Grillo, e  tuonando ancora sull’euro ha detto: “è una moneta senza futuro”. “Dobbiamo uscire dall’euro per forza e nel più breve tempo possibile”.

Una notizia imprevedibile ? Oppure consapevolmente resa ufficiale per questa tre giorni? Poco importa, di certo dovrebbe essere musica per le orecchie della Lega di Salvini, che alla luce di questa novità, ora dovrebbe dire se intende compartecipare a  tale iniziativa referendaria.

Il referendum “lo facciamo raccogliendo le firme in sei mesi, vediamo chi ce la darà la firma”, ha detto l’ex comico genovese, che  ne ha anche per la Germania : “Anche la Germania uscirà dall’euro. Sono al tredicesimo posto su diciotto per crescita e gli cala l’export. Non possono venire a farci lezione a noi”. “Questa non è la festa dell’Unità soprattutto perché non abbiamo gli stand della Mercedes e lo sponsor degli inceneritori” così Grillo per sottolineare quanto appena denunciato dal palco dove è stato letto un articolo di ‘colore’ de La Repubblica. “I giornalisti sono una barriera tra noi e voi. Siamo andati in giro per gli stand e mi hanno impedito di parlare con la gente” ha tuonato il leader maximo attaccando i giornalisti dal palco.

“Stasera presenteremo il piano B” ha aggiunto il numero uno dei Cinque Stelle. “Il nostro media è la rete e non certo tv e giornali che descrivono quel che vogliono. Sulle presenze e i comizi ci sono le nostre foto su Internet che testimoniano quanti siamo” ha anche affermato Grillo. “Con il Jobs Act si creeranno milioni di nuovi schiavi” dice l’ex comico criticando la riforma del lavoro del governo Renzi. “E’ una presa per il culo. La Germania l’ha fatta e ha smesso di crescere”.

Insomma, in attesa della prossima bolla finanziaria americana, che è già stata annunciata dal mondo economico internazionale ed è prevista entro i prossimi cinque mesi, c’è chi invece pensa ancora di poter rimediare a una crisi economica che invece sembra irrimediabile. Se il M5S deciderà di proseguire sulla via referendaria, aspettiamoci allora di vedere le solite prese di posizioni dei ‘polituncoli’, ovvero di quelli che nei talk show televisivi pensano di ostentare le loro capacità politiche, mentre invece vanno lì a farfugliare di diritto costituzionale senza sapere un beato cazzo.

In sostanza per l’Italia, l’Europa e l’Euro sono ancora la soluzione, mentre invece la maggioranza dei cittadini d’Europa ha già capito che sono il vero problema, e anche se la classe politica incapace italiana continua a sostenere l’Europa come fosse l’unico futuro possibile, non ‘c’è nessuno, e sottolineiamo nessuno, che sia capace di dimostrare con i fatti, che il mantenimento del progetto ‘Europa’ e dell’Euro’ siano fondamentali per uscire dalla crisi. Nel frattempo,  buona parte della politica italiana continua a ‘giocare’ al monopoli con le prime case degli italiani: impone delle feroci tassazioni sulle loro abitazioni, e crede di poter evitare al Paese Italia il default economico che invece è già in corso.

 

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1 COMMENT

  1. Il peggio dello statalismo italiano converge sulla via d’uscita monetarista alla crisi. È la fine. Mettete in salvo i quattro soldi che avete via perché presto non vi basteranno per comprare 6 rotoli di carta igienica.

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