di REDAZIONE
E’ fresco di stampa il libro di Massimiliano Carminati dedicato ai rapporti intercorsi tra lo scrittore tedesco Hermann Hesse, l’autore-culto di Siddharta e Il lupo della steppa, e i gruppi di controcultura fioriti a cavallo tra Otto e Novecento in Germania e Svizzera aderenti al movimento Lebensreform (Riforma della vita).
Prima ancora di trasferirsi in Ticino, Hesse soggiornò nel 1906 a Monte Verità sopra Ascona. Monte Verità era un posto un po’ alternativo, diremmo oggi, una via di mezzo tra una comune e un sanatorio, dove, al fine di curare il disagio della civiltà, i membri più convinti coltivavano nudi i campi, vivevano a stretto contatto con la natura, seguivano diete vegetariane e prendevano oziosamente il sole per ore.
Hesse venne così in contatto con un mondo parallelo, popolato da nudisti, cultori di esoterismo, primitivisti, vegetariani, tolstoiani amanti della musica di Wagner, medici studiosi di terapie stravaganti, talentuosi artisti ini