Voto e riforme: dopo la grecia i balanzone al lavoro

di DANIELE VITTORIO COMERO Il Dottor Balanzone, è il classico personaggio, sapientone, un po’ presuntuoso, pignolo, cavilloso, prodigo d’insegnamenti e di consigli inappropriati, che ha molto seguito tra i politici, moderni avv. Azzeccagarbugli, che spesso imitano il suo stile quando trattano di riforme, istituzionali ed elettorali. In Parlamento un po’ tutti si sono alternati nei vari ruoli della commedia dell’arte, uniti nell’unico intento che li rende sodali: non far capire un bel niente ai cittadini di quello che stanno facendo sulle riforme, in particolare di quella elettorale. Va detto che ci riescono molto bene, sono dei bravi attori. Anche chi studia con attenzione da anni questi argomenti, quando segue i loro ragionamenti, corre il rischio di perdere la bussola, di non sapere più dove si è girati. Gli elettori incominciano a ritenere che questi siano argomenti da “tecnici”, che non si possono capire, prima c’è sempre qualcosa d’altro, ad esempio il mi