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I boicotaggi in Qatar e l’ipocrisia dell’Occidente

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di FEDERICO LEO RENZI

Le polemiche che stanno funestando il mondiale in Qatar dimostrano tutta l’ipocrisia occidentale: prima la FIFA (con l’avallo dei democraticissimi governi occidentali) assegna l’organizzazione del mondiale al paese arabo, per evidente motivi di ordine economico, senza generare particolari polemiche né indignazione fra i mass media.

A pochi giorni dall’inizio del mondiale ecco che all’improvviso mass media, governi e artisti occidentali fanno a gara per boicottare l’evento, giustificando il boicottaggio con la mancanza di libertà di parola e di stampa, di diritti LGBTQI+ e femminili nello stato arabo. Assenza di diritti e discriminazione ben note al momento dell’assegnazione, ma che emergono solamente ora, cioè incassati i soldi e gli accordi commerciali favorevoli.

La problematica che apre questa ipocrisia a timer è tutt’altro che secondaria per il futuro dei nostri commerci con paesi non occidentali: come fanno i nostri “partner” a fidarsi di noi se prima chiudiamo i contratti e poi intascati i soldi cominciamo a denigrarli?

Una questione che i nostri intellettuali e i nostri mass media non sembrano porsi, sicuri che in qualunque caso la nostra “evidente superiorità morale ed economica” sia riconosciuta dai paesi non occidentali, che pur di far affari con noi sono ben disposti a tollerare i nostri volta faccia.

Nonostante questa sicurezza puzzi lontano un chilometro di razzismo e neocolonialismo, sembra l’unico collante attuale fra sinistra e destra occidentali: in un modo o nell’altro siamo noi il centro del mondo, gli altri al massimo sono pezzenti arricchiti di periferia.

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