di GIANLUCA MARCHI
Ammetto che, personalmente, il tema dell'immigrazione straniera o foresta, come ama definirla l'amico Gilberto Oneto, non mi ha mai appassionato più di tanto, soprattutto se inquadrato come questione fine a se stessa. In una visione indipendentista e/o autonomista l'ho sempre considerato una delle problematiche - ripeto uno, ma non il problema - la cui gestione e regolamentazione dovrebbero essere decise da ciascuna comunità territoriale - da ogni singolo popolo se vogliamo usare un linguaggio più solenne - una volta ottenuta la rispettiva indipendenza e/o autonomia. Farne il solo o comunque l'argomento principale della protesta e delle rivendicazioni di ciascuna comunità territoriale verso il potere centrale lo considero quasi fuorviante o comunque distraente rispetto all'obiettivo principale di chi si dichiara indipendentista.
Detto questo non posso esimermi da qualche considerazione dopo la canea di reazioni a cui abbiamo assistito ieri alle frase pro
Pretendere che gli zingari si comportino come gli autoctoni non è realistico, è una comunità ermeticamente chiusa. Sul matrimonio “in famiglia” degli zingari sparsi per il mondo:
http://tinyurl.com/kpj28aq
Si noti l’interessante correlazione tra non consanguietà e liberalismo. I paesi liberali grossomodo sono quelli più esogamici.
http://tinyurl.com/mvan3f6
Parlare dell’indipendenza senza parlare dell’identità etnica mi sembra un non senso. La gente si divide e si associa principalmente su base etnica/genetica. A mio avviso è il patrimonio genetico che favorisce una determinata cultura e solo in misura meno forte la cultura sul patrimonio genetico (esistono limiti fisiologici non plasmabili).
La Boldrini & Co. difendono i rom solo per ciò che rappresentano, ovvero un gruppo endogamico compatto, non integrabile e storicamente ostile alla maggioranza. Se non lo facesse per i rom dove si andrebbe a finire?
Parole sante, Marchi.
Personalmente come molti lettori sono critico sulla Lega, per i noti motivi di disonestà intellettuale, vis a vis art.1. Ciò detto, in fallitaglia purtroppo ci vivo e mi arrabatto. Quindi, non votare Lega solo per snobismo intellettuale lo considero suicida. Su qualche tema, tipo questo dei Rom, sono (siamo) certo d’accordo con la Lega.
Quindi, visto che qualsiasi altro partito non offre un’opinione-soluzione su qualsivoglia problema che mi trovi d’accordo, non resta altro da fare che turarsi il naso e votarla, la Lega. Altrimenti, o uno è scemo o sadomasochista oppure non può fare altro che emigrare.
Consiglio a Salvini: se vuole beccare tanti voti continui a picchiar duro su questo tema, la microcriminalità e le tasse troppo alte (e magari maggior indipendenza per il Nord… as if). Stia tranquillo che i voti li becca anche dai sinistri, soprattutto quelli non agiati come Madamin Boldrini/Boschi e accoliti; i sinistri(trati) che vivono in periferie da quarto mondo – se lo meritano visto chi hanno sempre votato – ma che nun ne possono proprio più (a meno che abbiano il DNA suicida a la Primo Greganti…)