di PIETRO AGRIESTI
Non mi stupirei se un giorno alzandomi mi trovassi in casa un politico, che dopo aver aperto la porta di casa “mia” con le sue chiavi che io non gli ho mai dato, vagasse per le stanze guardandosi intorno e sentenziando, io qui cambierei l’arredamento, questa stanza la ridipingerei di verde, il bagno va ripensato tutto perché così proprio non va, il colore delle tende è orribile, bella quella televisione, e aprendo il frigo iniziasse a commentare troppo vuoto, tropo pieno, troppa birra, dove sono le verdure? Eh ma questa salsa è scaduta.. e al mio sguardo esterrefatto e stupito, rispondesse tranquillamente, bhe cosa c’è? Sto solo facendo un giro. Stia tranquillo.
Perché i politici sono degli psicopatici che non hanno la più vaga idea del rispetto del prossimo, della sua privacy, della sua vita e della sua proprietà. Ritengono di avere il potere di disporre di tutto e di tutti, come se tutto e tutti fossero loro. Ritengono che la politica sia questo. Dare libero sfogo ai loro deliri e infliggerli a tutti. E che ogni resistenza sia “anti democratica”, contro il “bene comune” o “l’interesse nazionale” o qualche altra pirlata.
Non fai a tempo a nominarne uno a dirigere il Disinformation board americano e subito questo pensa di essere il proprietario di Twitter, e inizia a parlare come se fosse suo.
“Le persone verificate possono essenzialmente iniziare a «modificare» Twitter nello stesso modo in cui lo fa Wikipedia, in modo da aggiungere un contesto a determinati tweet”, ha detto Nina Jankowicz, durante una riunione di Zoom, sottolineando che lei è verificata, ma ci sono “un sacco di persone che non dovrebbero essere verificate e che non sono, come dire, legittime”.
Basta davvero seguire Nina Jankovicz su Twitter per qualche giorno, per capire che la sua nomina sarebbe una barzelletta se non fosse una vergogna e un oltraggio.