di LEONARDO FACCO
Alla fine il capitalismo vince, il libero mercato emerge e… gli affari sono affari, anche quando la famiglia è quella bolivariana. Hugo Chavez è defunto da una settimana (almeno ufficialmente), ma la sarabanda un po’ festaiola – come da tradizione funeralesca venezuelana – che si è scatenata intorno al suo feretro è ben aldilà dal concludersi. Ma, soprattutto, il business del caro estinto è quello che meglio regge in questo periodo pre-elettorale.
Hugo Rafael Chavez Frìas è sempre stato un cultore della propria personalità, smargiassa, picaresca, seriosa, a seconda delle sue convenienze. E’ stato capace di in un’impresa che dai tempi di Ernesto "Che" Guevara non riusciva ad alcun leader socialista: s’è trasformato in un’icona del mai sopito terzomondismo di sinistra, (ma anche un bel po’ di destra), che da troppo tempo era abbarbicato alla fotografia di Korda, un po’ logora e unta, del guerrigliero argentino. Di comandante in coma
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