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Il “dio-Stato” nazionalsocialista ai tempi dei social e del covidiotismo spinto

Da leggere

di PAOLO ORTENZI

Oggi i minus habens, e non parlo soltanto della gente comune, intossicata dalla cattiva informazione sui media, ma anche di “intellò” e politici, giustificano la separazione in “cittadini” e “meno cittadini” citando la scienza e gli scienziati.

Ci sarebbe una pandemia, per cui invece di cercare delle cure (e ci sono) si è puntato sul vaccino. Il motivo è semplice: il vaccino permette di differenziare tra chi lo fa e da chi non se lo fa, e di discriminare questi ultimi. Vantaggio ulteriore: il vaccino consente ai governi di bypassare i diritti naturali, sanciti più o meno incisivamente dalle varie Costituzioni, e di limitarli nel tempo.

Basta una variante (o meglio, la dichiarazione che esiste una variante) e anche chi si è bucato, e che ha cullato la stupida illusione di aver riacquisito una vita normale, si vede di nuovo piovere addosso tutte le limitazioni.

Ovviamente il regime addossa la responsabilità non alla propria avidità di potere, non all’incompetenza delle mezze cartucce spacciate per “virologi”, non alla fame di profitto delle case farmaceutiche e nemmeno al virus, ma a chi, liberamente, ha scelto di non vaccinarsi, perchè ha dei dubbi. Dubbi che le certificazioni EMA e FDA lasciano completamente aperti e validi.

E qui veniamo al punto: si è riprodotto il meccanismo che portò alle leggi razziali.
Vi ricordo che all’epoca ci furono fior fiore di scienziati di regime, tutt’altro che degli stupidi, che sposarono le tesi di regime e dimostrarono a loro dire che c’erano “cittadini” e “meno cittadini”. E il regime non esitò un istante a formare l’opinione pubblica istigandola all’odio verso i “meno cittadini”, addossandogli la responsabilità di tutto quello che andava male: la sconfitta in guerra, il disastro economico, le pesanti sanzioni internazionali.

E cosa fece il regime, avallato dagli scienziati? Escluse dalla vita pubblica i “meno cittadini”: niente lavoro, niente libertà, niente dignità.

Pensate se fosse successo oggi, con i social, ed a lettere cubitali lo scienziato di turno in TV, magari in un noto talk show, avesse snocciolato le sue “scoperte”: “Gli ebrei sono chiaramente inferiori, anzi danneggiano la nazione”, elencando i motivi “scientifici”.
Sui social la notizia sarebbe rimbalzata e commentata con “Bisogna non far uscire gli ebrei di casa”.

Oppure con un “se una si sposa un ebreo allora rinunci alle cure in ospedale pagate dai contribuenti”. Oppure “Ti farei fare un giro per i negozi degli ebrei: tutti strozzini!”.

Qualcuno avrebbe citato l’Istituto Superiore di Sanità di Regime, citando il Brusaferro del caso, dove si dimostravano le tare genetiche e l’inquinamento razziale per colpa degli Ebrei. E, dulcis in fundo, alle obiezioni, sensatissime, di chi diceva “Ragazzi, geneticamente la cosa non ha fondamento” e avesse citato persino un lavoro di The Lancet che smentiva gli scienziati di Regime, l’italiota medio avrebbe risposto “Sei genetista tu?”, oppure “Sei dottore tu? Che ne sai!”

Magari chi si opponeva alla discriminazione su base genetica si sarebbe sentito chiamare “negazionista della razza” e messo all’indice da amici e parenti. Non vi stupite. Perchè è successo in passato e succede ora. E il paragone è perfettamente calzante se sostituite “razza” o “Ebreo” con “virus” o “non vaccinato”: in tutti e due i casi, il regime ha stabilito cosa è giusto e cosa no. E questo indipendentemente dai diritti naturali di cui l’Uomo dovrebbe sempre godere.

Ha diviso la società in due. Ha fornito falsa informazione basata su falsa scienza, complici medici e scienziati. Ha creato il segno distintivo per discriminare chi si conforma da chi non lo fa, e diffuso l’idea che vada stigmatizzato. E non illudetevi: non è solo questione di denaro. Qui c’è in gioco molto, ma molto di più. E gli imbecilli che cianciano di “solidarietà” e “senso civico” (scienziati compresi) o mentono in malafede oppure non hanno proprio capito nemmeno cosa gli è stato iniettato.

Hanno, semplicemente, cessato di ragionare, illudendosi di aver risolto il problema.
Un problema che, in realtà, lo Stato non vuole risolvere. Perchè è così comodo avere una scusa per scavalcare tutte le pastoie ed i diritti, anche quelli sanciti da una Costituzione debole e truffaldina come quella italiana, e fare quello che vuole, con il vantaggio di aver persuaso una buona fetta di pecore che il lupo fa la guardia al gregge per il loro bene.

Il Dio-Stato (Nazismo, Fascismo e Comunismo) è tornato. Ed ora come allora, ha usato tutto quello che aveva, inclusa la scienza, per convincervi che è lui la soluzione.
Mentre, in realtà, è il problema. Di seguito, un elenco di personaggi noti, propugnatori del razzismo scientifico:

Voltaire
Lord Kames
Carl Linneo
John Mitchell
Immanuel Kant
John Hunter
Charles White
Buffon e Blumenbach
Benjamin Rush
Christoph Meiners
Samuel Stanhope Smith
Georges Cuvier
G. W. F. Hegel
Arthur Schopenhauer
Franz Ignaz Pruner
Robert Needham Cust
Charles Darwin
Arthur de Gobineau
Carl Vogt
Herbert Hope Risley
Ernst Haeckel
Samuel George Morton
Nicolás Palacios

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