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Il diritto alla privacy non è altro che un aspetto particolare del diritto di non essere aggrediti

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di GIOVANNI BIRINDELLI

La privacy di una persona è quella condizione in cui le sue azioni sono da lei intenzionalmente nascoste ad altri in modo tale che, per questi altri, avere informazioni su tali azioni (o sui loro risultati) richiederebbe di violare i diritti di proprietà di quella persona.

Come suggerisce il nome, il concetto di privacy è quindi strettamente e logicamente collegato a quello di proprietà privata: violare la privacy di qualcuno è una forma di furto.

Una implicazione di questo fatto è che, se non c’è violazione dei diritti di proprietà, allora non c’è violazione della privacy. Essendo strettamente e logicamente connessa alla proprietà privata, la privacy può essere difesa solo come un diritto negativo, non come un diritto positivo.

Il diritto alla privacy non è altro che un aspetto particolare del diritto di non essere aggrediti. L’aggressione è la violazione iniziale dei diritti di proprietà. Il diritto a non essere aggrediti (il cosiddetto principio di non aggressione, NAP) è l’unica possibile regola coercitiva non arbitraria, e quindi giustificabile. Questo è dovuto al fatto che è l’unica regola coercitiva che non viola il principio logico di uguaglianza davanti alla legge, il cui rispetto è una condizione necessaria e sufficiente perché una regola coercitiva sia non arbitraria e quindi giustificabile.

Ne segue che il fatto che la difesa della privacy sia affidata allo Stato (l’organizzazione che ha il monopolio legale dell’aggressione) è tanto assurdo quanto il fatto che la difesa della proprietà privata sia affidata a esso. Se vuoi difendere la tua privacy, così come se vuoi difendere la tua proprietà, oppure la tua famiglia, devi farlo senza lo Stato e anzi contro lo Stato.

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1 COMMENT

  1. Il vero capolavoro è aver trapiantato nel cervello dei subumani che il diritto alla praivasi è inquadrare solo i piedi dei minori in tv, offuscare le targhe delle auto e stronzate simili mentre invece dover rispondere a bacchetta ai questionari governativi distribuiti da banche-sim-lacchè-vari al limite del terzo grado, quella è cosa buona e giusta.

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