di ALEXIS DE TOCQUEVILLE
Il dispotismo dei partiti politici (quello che noi chiamiamo democrazia, ndr) non deve temersi meno di quello di un uomo (quando diventa una tirannide, ndr).
Quando la massa dei cittadini non vuole occuparsi che di affari privati (social, vacanze sport, serie tv, ndr), i partiti meno numerosi non debbono disperare di poter divenire padroni dello stato.
Non è caso raro, allora, vedere sulla scena del mondo, così come sui nostri teatri, una moltitudine rappresentata da pochi uomini. Costoro soli parlano, in nome di una folla assente o distratta; soli agiscono, in mezzo all’immobilità universale; soli dispongono capricciosamente, di tutte le cose; cambiano le leggi e tiranneggiano a loro arbitrio i costumi; e ci si meraviglia vedendo come un grande popolo può cadere schiavo di un pugno di uomini deboli e indegni.