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Il libro degli incubi del socialista francese

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di MATTEO CORSINI

Se Marine Le Pen parla a vanvera di “patriottismo”, non certo migliori sono le uscite di chi correrà per la presidenza francese dall’estremo opposto, ossia il socialista Benoit Hamon. Il quale propone una sorta di libro dei sogni, che in realtà per chi ha un minimo di sensibilità liberale sarebbe un libro degli incubi.

Tra le altre cose, Hamon vorrebbe introdurre un reddito di cittadinanza, a proposito del quale ha affermato: “In una società dove trovare un impiego è sempre più difficile e dove si assiste a una «rarefazione» del lavoro, si dà la possibilità all’individuo di essere più indipendente, ad esempio di poter ridurre la durata lavorativa senza veder calare il reddito”. Ridurre la durata lavorativa senza veder calare il reddito è evidentemente possibile, a parità di altre condizioni, solo se qualcun altro quel reddito lo produce e poi se lo vede estorto per fini redistributivi. Per un motivo molto semplice: non si può creare ricchezza reale dal nulla.

Hamon ne è probabilmente consapevole, tanto da aggiungere che sia necessaria “un’ambiziosa riforma fiscale”. A proposito della quale dice di ispirarsi a Thomas Piketty.

Quindi avanti di tassazione patrimoniale in un Paese in cui le tasse già oggi oltre il 53% del Pil, quindi non proprio basse. Se non è una proposta da incubo questa…

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5 COMMENTS

  1. Se non si riesce a capire che qualsiasi proposta di legge va fatta in base alla cultura e mentalità di un determinato territorio (indipendentemente dal reddito esistente su quel territorio) non si ha capito niente. Una legge emanata in Sicilia non ottiene lo stesso risultato che se emanata in Danimarca in quanto l’interpretazione, e quindi il comportamento, data dai due popoli, sarà diverso e quindi anche il risultato sarà diverso. Proporre un reddito di cittadinanza in Italia non è la stessa cosa che proporlo in Danimarca.

  2. Sì. questo è l’incubo socialista. Il Socialismo è una malattia mentale, un insieme di allucinazioni che portano all’autodistruzione.
    Però, bisogna fare attenzione che il reddito di cittadinanza è una proposta seria (se non viene dato in pasto ai socialisti) e può fornire una ottima alternativa all’attuale welfare state.
    La proposta seria è di abolire tutte le forme di assistenza sociale e sostituirle con un reddito di cittadinanza.
    Attenzione, si devono abolire tutti gli attuali enti assistenziali. Tutti!!!!!!! Questo comporta il licenziamento di tutto il personale che diviene inutile se c’è il reddito di cittadinanza.
    Questo reddito deve essere calibrato bene per evitare situazioni di parassitismo cronico (tipo Terronia) e deve essere eliminato a mano che l’individuo aumenta il suo reddito da lavoro fino a sparire.
    In teoria è una proposta intelligente e produttiva che risparmia tante spese in enti inutili.
    QUESTO E’ IL PROBLEMA. Ve lo immaginate un socialista che licenzia tutti i dipendenti dell’INPS?
    In Italia diventerebbe un’altra fonte di sprechi e parassitismo. Questo è il problema.
    Di per se, il reddito di cittadinanza è una idea geniale.

  3. I francesi si meriterebbero un soggetto del genere.
    Poveri in nome della democrazia, per mezzo del socialismo.
    Poi la grandeur se la infilano nel culo.

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