di REDAZIONE
Gli individui che riconoscono il fondamentale valore della Libertà,
DICHIARANO CHE:
- L’Europa non è la loro patria e nulla li lega tra loro all’Europa, né una storia, né una lingua, né un sentimento di comune appartenenza;
- Le comunità hanno il diritto di autodeterminarsi e di realizzare liberamente forme di cooperazione basate sull’effettivo consenso tali da non risultare mai vincolanti a tempo indeterminato;
- Il libero e volontario scambio economico è stato storicamente un importante strumento che ha consentito di promuovere fratellanza e pacifica cooperazione tra le genti, quanto la coabitazione forzata e l’imposizione politica di appartenenze non scelte sono state storicamente all’origine di risentimenti, odi e guerre;
- Il rispetto delle patrie è alla base delle relazioni internazionali pacifiche;
- La pluralità di sistemi istituzionali è più adatta dell’imposizione di un supergoverno monopolista continentale ad assicurare i diritti fondamentali e la prosperità economica;
PERTANTO RIFIUTANO:
- Il principio di ingerenza nelle decisioni politiche pacifiche di uno stato ad opera di altri stati, dell’Unione Europea o di altri enti;
- Il diritto degli organismi sovranazionali di imporre obblighi, divieti, regolamentazioni ed imposte agli Stati membri ed ai loro Cittadini;
E PROMUOVONO POLITICHE CHE ASSICURINO:
- La progressiva disgregazione delle comunanze obbligate, delle fratellanze imposte, delle solidarietà retoriche e coatte;
- La massima cooperazione economica tra i popoli in un cornice di non interferenza politica tra le singole comunità;
E IN DEFINITIVA CHIEDONO:
- La dissoluzione dell’Unione Europea;
- La conseguente restituzione di tutte le competenze di attuale pertinenza dell’Unione Europea ai singoli stati, alle singole comunità e, laddove possibile, ai singoli cittadini.