di STEFANO MAGNI
Di solito guardiamo all’America come ad un “melting pot” ben riuscito di razze diverse. Pur con le differenze di tradizioni, etnie e provenienza, tutti coloro che sono arrivati negli Usa hanno finito per accettarne i valori fondamentali. Eppure, le elezioni presidenziali appena concluse ci hanno mostrato una società divisa su linee etniche. Circa il 60% degli europei (bianchi) ha votato per Mitt Romney. Ma il 71% degli ispanici, il 75% degli asiatici e il 93% degli afro-americani ha votato per Barack Obama. In termini di programmi, i bianchi hanno scelto il candidato più liberista. Tutte le minoranze hanno preferito il più statalista dei due. In un’elezione che segnava una scelta drastica fra due sistemi, i bianchi e i non-bianchi si sono divisi.
Il melting pot è finito? “Non è finito. Non lo possiamo ancora dire. Ma quel che abbiamo visto è già un forte segnale di allarme” – ci spiega Edward Hudgins, della “Atlas Society”, un think tank
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