di GUGLIELMO PIOMBINI
Un argomento ricorrente dei fautori dell’interventismo statale è che la spesa pubblica aumenta la domanda per i beni e i servizi prodotti dalle aziende, e quindi stimola l’economia e accresce i redditi del settore privato. I sindacati, ad esempio, sostengono che una delle cause della crisi attuale è la contrazione dei consumi dei dipendenti pubblici dovuta al blocco salariale, che ha generato una riduzione di profitti e un conseguente aumento dei licenziamenti nel settore privato.Stando a questo ragionamento, i consumi degli statali, dei pensionati retributivi degli altri assistiti danno un grande impulso al sistema economico e ai redditi dei lavoratori privati. Guai quindi a tagliare la spesa pubblica per stipendi e pensioni! L’economia del paese e i ceti produttivi ne sarebbero danneggiati.
Alcuni economisti hanno conquistato frotte di sostenitori tra i “consumatori di tasse” sostenendo questo punto di vista. Alberto Bagnai, professore associat
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