di ANONIMO PADANO
Non devono essere giorni facili per il segretario federale della Lega Matteo Salvini. E' formalmente il numero uno del Carroccio, ma da tutte le parti (soprattutto certe parti in odor di maronismo...) arrivano colpetti e colpacci alla sua figura e alla sua funzione. Flavio Tosi ha preso le distanze dalla battaglia "no-euro" ingaggiata con determinazione dal segretario in vista delle Europee: in via Bellerio hanno cercato di derubricare l'uscita del sindaco di Verona come una posizione personale, ma, scusate, è un po' difficile da credere. E uno.
Mentre Salvini continua a ripetere che prima di fare qualsiasi alleanze politica bisogna pensarci dieci, quindici volte, ecco che l'ex segretario e governatore lombardo Roberto Maroni sembra invece voglioso di indicare lui la strategia politica e non perde occasione di indicare la sua predilezione per Berlusconi ed Alfano. E due.
Ieri, poi, è successo un fatto apparentemente minore, ma che la dice lunga su come la
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