Quattordici paesi del Nord e Sudamerica, compresi gli Stati Uniti, hanno chiesto al Venezuela di rilasciare i prigionieri politici e “ristabilire la democrazia” tenendo elezioni. Tuttavia non hanno dato corso alla proposta del capo dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) di sospendere il Venezuela dal gruppo internazionale.
Il comunicato congiunto – firmato da Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costarica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay e Usa- è stato emesso dal ministero degli Esteri del Messico. “Noi consideriamo prioritario che siano rilasciati i prigionieri politici, riconosciuta la legittimità delle decisioni dell’Assemblea nazionale, in accordo con la Costituzione e sia stabilito un calendario elettorale che comprenda le elezioni che sono state rimandate”, dice il documento.
Le elezioni presidenziali sono previste per dicembre 2018, mentre quelle per i governatori erano previste in un primo momento per dicembre e sono state rimandate a una data ancora da fissate di quest’anno. Il segretario generale dell’Osa Luis Almagro, che ha definito il Venezuela una “dittatura”, ha diffuso un rapporto di 75 pagine sulla situazione politica nel paese la scorsa settimana, indicando che la partecipazione di Caracas al gruppo andrebbe sospesa se non terrà elezioni in un vicino futuro. Il governo del presidente Nicolas Maduro ha accusato Almagro di promuovere un “intervento internazionale” nel paese.
Il re socialista è ancora una volta nudo!
Tutto vero. Perchè la stampa e il governo italiano nopn dicono mai niente???
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