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Immigrazione: le tante balle del regime. ma gli alti “papaveri” leghisti se ne fregano

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di GILBERTO ONETO

papaveriUno degli argomenti che spesso si sentono ripetere a pappagallo nei talk show televisivi in difesa dell’immigrazione-risorsa è quello del «gli immigrati sono il 7% della popolazione e producono l’11% del Pil». Il mantra è ripetuto con sicumera e nessuno lo contesta mai, neppure quelli che dicono di voler combattere o mettere un freno all’invasione foresta. Mai nessuno pone la domanda più semplice: «da dove saltano fuori questi numeri? Qual’è la fonte?»  Incassano la balla e basta! Una menzogna ripetuta cento volte – insegnava il dottor Goebbels – diventa verità. Lo Stato italiano è costruito su questa teoria: la sua storia, la sua stessa essenza ed esistenza sono frutto dello sfacciato reiterare di una sequela di menzogne. Perché funzioni, il meccanismo ha però bisogno di un elemento “esterno”: che gli avversari non controbattano, che non sbugiardino, che non siano in grado – dati e informazioni alla mano –  di sostenere il contrario, di svelare trucchi e  menzogne.

Questa è la triste realtà. Basta che qualcuno – come la Caritas o qualche altro sodalizio di regime – spari una informazione a capocchia, che tutti gli interessati la ripetono a manetta e la sbroffata diventa realtà inoppugnabile. Gli altri tacciono, incassano e godono dei meritati frutti della propria incapacità e ignoranza. Torniamo agli immigrati, che sono molti di più del 7% e che producono molto meno dell’11%, e che soprattutto costano una paccata di soldi. Tempo fa un numero dei Quaderni Padani aveva messo assieme un po’ di dati raccolti da pubblicazioni ufficiali utilizzando il maliziosissimo strumento del buon senso e aveva reso noto che l’immigrazione costituisce un “debito” per la comunità italiana nel suo complesso di almeno 30-40 miliardi l’anno. Altro che risorsa!

Naturalmente non c’è un solo capataz leghista che abbia fatto un lavoro del genere, o che si sia dato la pena di dare un’occhiata ai Quaderni. La Lega, che pure fa della guerra all’immigrazione uno dei suoi principali cavalli di battaglia, non ha un ufficio studi, non ha pubblicato nulla, non ha un cane che sia “esperto” in materia. Niente di niente. Eppure ci sono 35 parlamentari nazionali,  5 europarlamentari e 62 consiglieri regionali, tutta gente che fa politica a tempo pieno e che prende una paccata di soldi. È mai possibile che su  questi 102 papaveri  non ce ne sia uno che dedichi il suo tempo a studiare i problemi dell’immigrazione, a raccogliere dati e statistiche, a compilare relazioni, e magari a scrivere articoli o libri? Domanda pleonastica, visto che nessuno di loro ha mai fatto niente del genere neppure a proposito di federalismo o autodeterminazione. Non si parla neppure di Padania, dal momento che negli affetti più profondi di gran parte di costoro è stata soppiantata dal “Nostropaese”. Non ce n’è uno in grado di andare in televisione e confutare, in italiano comprensibile  e dati alla mano, le panzane degli avversari? Ma allora, a cosa servono? A poggiare i glutei su qualche scranno? A fare “numero legale”? Ad eleggere Napolitano? (Sì, hanno fatto anche questo!)

Ci permettiamo di dare un umile consiglio a chi dovrà redigere le candidature del futuro, in particolare per Roma e Bruxelles: mettete solo funzionari di partito, giornalisti o gente che divida lo stipendio con altri tre o quattro colleghi, e che abbia una precisa funzione nella macchina leghista. Così si pagano gli stipendi a chi tiene aperta Bellerio, a chi manda avanti radio e giornale e a chi – tornando a bomba – si occupa di qualche importante tematica fino a diventarne “esperto”. Non serve mandare in giro inutili zerbinotti in pochette verde che hanno come unico obiettivo la rielezione. Si mandino a rotazione persone che “servono”, che producano lavoro e idee per il movimento, che tirino ciascuno il proprio tratto di carretta verso l’indipendenza.

 

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5 COMMENTS

  1. La Lega ricopre un ruolo di opposizione controllata. Se la terzomondializzazione interessa tutto il mondo occidentale in modo più o meno uniforme un motivo ci sarà.
    http:/fncrsi.altervista.org/La_fine_dell%27Europa.htm

  2. Purtroppo in questo paese i dati vengono continuamente nascosti (signoraggio bancario e bilancio statale), perchè scomodi e molto spesso anche falsificati, come nel caso del rapporto Debito/PIL e immigrati.
    Quando fui sindaco (2004-09) di un paese di 20.000 abitanti residenti, ho potuto constatare, con i dati certi che ho potuto raccogliere io stesso, che gli immigrati erano il 20% della popolazione, ma contribuivano all’ IRPEF (ricavata dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi presentate) per nemmeno il 3% (trepercento).
    Questo è UN DATO CERTO.
    Sono tutte balle quelle che si sentono dire in tv e media di regime.

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