di FRANCESCO SIMONCELLI
Oggi è risuonata in tutti i media mainstream la notizia secondo cui l’Italia sarebbe in ripresa, annunciata da un cadavere ambulante (Vedi qui).
Ora che abbiamo appreso che anche i morti hanno un’opinione passiamo al vaglio delle nostre immagini, le quali riassumono in modo succinto il perché l’economia italiana non è affatto fuori dalla correzione.
Negli ultimi dieci anni il tasso dei risparmi s’è più che dimezzato, mentre l’economia di Main Street non ha affatto percorso il sentiero di deleveraging necessario a ripulire i passati errori economici. Allora perché i pianificatori centrali si vantano del fatto d’aver abolito il ciclo economico?
Perché, come notiamo nel terzo grafico, le banche centrali sono andate all-in per quanto riguarda le loro politiche monetarie. Se non fosse stato per l’espansione monetaria di Trichet nel 2003-2007 e l’ukase dello zio Mario del 2012 a quest’ora staremmo rivivendo il panico del 1995, ma con problemi ben più critici a causa della sedimentazione degli errori economici passati.
Quello di oggi è il semi-boom spiegato dalla teoria Austriaca, quando i pianificatori monetari centrali applicano politiche anti-cicliche nell’illusione di poter bandire la fase di correzione. Quest’ultima sarà invece inarrestabile quanto più la si rimanderà nel tempo.
GRAFICO 1
GRAFICO 2
GRAFICO 3
Io ricordo sempre quanto rispose Hemingway a chi gli chiese come fosse diventato povero.
” Dapprima lentamente, poi improvvisamente “.
Questo, in estrema sintesi, il destino degli stati gestiti da socialisti.
Unione europea in testa.
E non c’è razzia fiscale o artificio finanziario che li possa salvare.