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Inaccettabile finanziare la televisione pubblica

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di ENRICO DI ROBILANT Nella società complessa si deve far largo posto alla competizione fra sistemi informativo-normativi. Il ruolo dello stato deve essere quello di rendere possibile la competizione fra i sistemi e quindi il processo della selezione critica. Inaccettabile, perciò, appare la pretesa della stato di sopprimere, o limitare, o deformare la competizione nel campo della Scuola, dell’Università, dell’informazione televisiva e dell’economia. Il monopolio creato dall’attribuzione di valore legale ai titoli rilasciati dall’Università pubblica, gestita dallo stato, per esempio, costituisce esclusione del processo di selezione critica e di competizione, con grave danno per la società intera. Osservazioni analoghe si possono fare per quanto concerne la televisione. Il finanziamento pubblico della televisione di stato, per esempio, è inaccettabile, così come sono inaccettabili le norme mirate a danneggiare una o più reti private non gradite al governo e al
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