di ENZO TRENTIN
La “legittimità del potere”, ovvero il consenso attivo o passivo dei governati nei confronti del “Potere” , è una grande conquista che permette di umanizzare l’ordine politico, di renderlo meno violento e brutale, meno basato sulla forza. La legittimità del potere – con le uniche eccezioni dell’antica Roma e, forse, della Cina antica – divenne una realtà storica solo in Occidente a partire dal XV secolo. La conquista della legittimità del potere è una delle principali spiegazioni dei grandi progressi della civiltà occidentale; il progresso e la decadenza dei popoli, infatti, sono principalmente determinati dalle loro vicende politiche.
Da qualche tempo sosteniamo il concetto che è giusto sfidare la legalità, quindi, entrare nella sfera della illegalità, per l’affermazione legittima del diritto e mutare quindi l’illegalità in legalità sociale e collettiva, nata dall’azione anche del singolo individuo. Un'azione individuale con rifl
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