Sta passando inosservato un fatto drammatico che riguarda la libertà e la democrazia di tutti. Noi siamo indipendentisti veneti e la vicenda ci tocca da vicino. Tuttavia gli elementi strutturali della vicenda entrano nel giardino di libertà di ciascuno.
Sono in corso a Brescia le udienze per il rinvio a giudizio del gruppo che per enfatizzare le istanze indipendentiste ha pensato di allestire il Tanko 2. Non descriverò il ridicolo della fattispecie perché mi interessa maggiormente evidenziare ciò che il Sostituto Procuratore della Repubblica di Brescia, il dott. Nocerino, ha affermato durante il suo intervento: “Auspicare l’indipendenza è da considerarsi eversione!”.
In buona sostanza l’avvocato difensore dei diritti della Repubblica, il Pubblico Ministero, infischiandosene di una legge italiana (vedi lg. 85/2006 sui reati di opinione), della Costituzione italiana e di almeno cinque trattati internazionali sottoscritti dall’Italia si è issato su una sommità di preconcetto che deve allarmare tutti i cittadini.
Oggi tocca agli indipendentisti veneti, ma domani potrebbe interessare qualunque bravo cittadino nell’esercizio della sua libertà.
Sarà opportuno che ciascuno butti un occhio per vedere cosa succederà il 17 marzo: noi saremo a Brescia a manifestare la vicinanza ai 34 imputati indipendentisti veneti con la consapevolezza che la posta in gioco va ben oltre.
Massimo Vidori
1° Consigliere
per il Consiglio Nazionale di Indipendenza Veneta
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
AUSPICARE L’ INDIPENDENZA DEL VENETO IN FORMA PACIFICA E NON VIOLENTA NON È EVERSIONE
presentata il 14 marzo 2017 dal Consigliere Guadagnini
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che
Nel corso del processo che si sta tenendo a Brescia e che vede coinvolti 47 persone, per 34 delle quali (quasi tutti veneti) è stato chiesto il rinvio a giudizio con imputazioni pesantissime quali associazione a delinquere con finalità di terrorismo, eversione dell’ordinamento democratico, fabbricazione e detenzione di armi da guerra, il procuratore aggiunto di Brescia Carlo Nocerino ha dichiarato che “Auspicare l’indipendenza è già finalità di eversione dell’ordinamento costituito”;
considerato che
– nelle ultime elezioni regionali del 31 maggio 2015 quasi centomila veneti hanno votato per due liste dichiaratamente indipendentiste e che decine di migliaia di altri veneti autenticamente indipendentisti hanno votato per altre liste;
– per la prima volta è stato eletto un Consigliere regionale dichiaratamente indipendentista, Antonio Guadagnini;
– questo stesso Consiglio Regionale si è dato una legge , la n. 16/2014, per l’indizione di un referendum sull’indipendenza del Veneto;
– più volte questa aula ha votato a favore di documenti a sostegno della lotta indipendentista della Catalunya e del diritto all’autodeterminazione di tutti i popoli, popolo veneto compreso;
– nel resto dell’Europa si assiste a una crescita esponenziale di rivendicazioni indipendentiste, portate avanti in maniera pacifica e non violenta dai rispettivi Parlamenti in Scozia, Catalunya, Irlanda del Nord;
il Consiglio Regionale del Veneto ribadisce il diritto del popolo veneto di portare avanti la rivendicazione indipendentista in maniera pacifica e non violenta.
Rosanna Rado
Segreteria Consigliere Segretario Antonio Guadagnini
Palazzo Ferro-Fini
Bisogna imparare a leggere, per non soccombere.
Quanti intellighentis hanno letto l’art. n.1 della cartaccia piu’ bella del mondo e capito veramente il contenuto..??
Pochi e forse nessuno. Ulisse non c’entra.
Non mi ricordo dove l’ho scritto ma in caso lo ripeto:
nell’Odissea vi e’ la chiave, se volete essere moderni diciamo la password, per la nostra liberta’.
Ma quante chiacchiere… ciacoe inutili in questi giorni di quasi resa al nemico che ci INVADE col nostro aiuto.
Peggio di cosi’ si muore. E moriremo.
Salam
Deve essere chiaro a tutti che chi detiene il potere in Italia non vuole, con ogni mezzo, che si insinui , in ogni cittadino la reazione al sopruso. Perchè?………. Non si sa mai!