“I nuovi programmi delle elementari sono un’occasione importante per migliorare i libri di scuola prevenendo stereotipi discriminazioni che alimentano l’ineguaglianza tra gli alunni”. Najat Vallaud-Belkacem, ministra (socialista) dell’Istruzione francese, potrebbe mettere al bando perfino le più diffuse favole della cultura popolare, come Cappuccetto Rosso, Cenerentola o Hansel e Gretel, perché, stando a uno studio condotto dal centro Hubertine Auclert (apprendo dall’ANSA che trattasi di un’associazione parigina impegnata per la parità tra i sessi), sono spesso “imbottite di rappresentazioni sessiste”.
In pratica, ci sono persone che passano le loro giornate (a carico per lo più di chi paga le tasse) a caccia di quelli che considerano stereotipi politicamente scorretti, di cui sarebbero “imbottite” favole e manuali per scuole elementari. E altre persone (del tutto a carico di chi paga le tasse) che si avvalgono degli “studi” da costoro prodotti per legiferare anche sul contenuto delle favole.
Mi è capitato in diverse occasioni di sottolineare che, quanto a tasso di socialismo e statalismo, peggio dell’Italia in Europa c’è sicuramente la Francia. Questa ne è l’ennesima conferma. A volte penso anche che si tratti di paragoni che sarebbe meglio non fare, perché si corre il serio rischio che qualcuno finisca per rivalutare i peggiori politici italiani.
Resta da capire a non andare bene è solo Cappucetto Rosso o se anche il lupo va messo in discussione.
Io sono sempre più convinto che ci sono più comunisti in Italia che nella Repubblica Popolare Cinese. Là l’hanno provato e sono consapevoli di quanto sia deleterio.
Ma anche i “cugini” francesi non scherzano. Cambieranno la la storiella, ma terranno sicuramente il “rosso” del cappuccetto. 🙂