E’ stato siglato a Berlino l’accordo multilaterale per lo scambio automatico di informazioni finanziarie contro l’evasione fiscale internazionale a partire dal 2017. Un accordo che riguarda 51 paesi e che si estenderà a 92 nel 2018.
Il documento, informa il Mef, è stato firmato in occasione del Global Forum per la trasparenza e lo scambio di informazioni dell’Ocse (composto da 123 giurisdizioni più diversi organismi internazionali): 51 Paesi hanno sottoscritto l’accordo per l’implementazione del nuovo standard unico globale per lo scambio automatico di informazioni (Common Reporting Standard, elaborato dall’OCSE) a partire dal 2017.
Altri 7 Paesi si sono impegnati a scambiare le informazioni a partire dalla stessa data, ancorché oggi non abbiano firmato l’accordo. A partire dal 2018 agli ‘early adopters’ si aggiungeranno ulteriori 34 Paesi.
“Si tratta – spiega il Mef – del punto di arrivo di un intenso e prolungato sforzo internazionale orientato a conseguire un accordo politico e tecnico tale da cancellare il segreto bancario. Risultato che può oggi dirsi raggiunto e implementato a partire dal 2017. In concreto, le attività di verifica sui conti saranno avviate dagli intermediari finanziari dei paesi early adopters già dal primo gennaio 2016”. “L’Italia – ricorda il Ministero – è sempre stata in prima linea nelle attività di contrasto all’evasione fiscale e ha sostenuto l’adozione di uno standard internazionale sin dai primi tentativi, partecipando al Gruppo dei 5 (G5: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito) che ha elaborato, insieme agli Stati Uniti, l’accordo per l’applicazione del Fatca e il miglioramento della compliance fiscale internazionale)”.
Infine, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, l’Italia ha finalizzato il testo della nuova Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa, ottenendo l’accordo politico in occasione della riunione Ecofin del 14 ottobre. La nuova direttiva impegna gli stati membri dell’Unione europea ad adottare il Common Reporting Standard a partire dal 2017 (con l’eccezione dell’Austria che adotterà lo standard dal 2018).
Fonte AGI
A me basta solo ricordare la politica dei redditi che il PRI di Ugo La Malfa propugnava e la fine che fecero fare i comunisti d’allora.
I comunisti d’oggi, servi sciocchi di altrui volontà ed etero diretti ce ne confermano sulla loro criminale azione politica.
L italia in prima linea, alla disperata ricerca di estrare il sangue a chi ha un reddito e di cercar di far piover dal cielo soldi da presunte evasioni sparando a caso a destra e a manca.
se nel 2016 (tra piu di un anno) in ALCUNI paesi non ci sarà il segreto bancario, gia da pareccio tempo chi fà girar i soldi nascosti ha spostato tutto dove tale segreto resterà
talmente ovvio e banale che solo i ‘governatni’ italioti non c arrivano, o fan apposta per lasciar tempo a ‘amici’ sperando di far bella figura con i più ? mha.