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Influenza: nel 2014 morivano 800 anziani al giorno. Nessuno scandalo!

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di LEONARDO FACCO

Riprendendo un articolo pubblicato originariamente sul sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), si possono leggere alcune parti che suscitano, ad un occhio vigile ed attento, delle domande sull’essenza di questa (ormai chiamata dalla quasi totalità delle persone) “pandemia” e per quel che riguarda la sua gestione a livello politico, economico e sociale:

“Le morti fra gli anziani, da sempre, sono più frequenti e non sono causate dalla vaccinazione antinfluenzale

“I dati dell’Istat dicono che ogni giorno in Italia muoiono circa 1800 persone, con punte fino a duemila nei mesi invernali – ha detto [Cricelli] – la maggior parte dei decessi, circa 1.600 al giorno, avviene in persone anziane. Il tasso vaccinale supera il 50% negli over 65. Quindi ogni giorno muoiono circa 800 persone che si sono vaccinate.”

“Non vi è alcuna correlazione tra la somministrazione del vaccino ed i decessi. Salvo circostanze eccezionali, tutte da dimostrare, le cause della morte sono le solite: cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie etc. Dobbiamo dunque ricondurre gli eventi che si stanno verificando nelle ultime ore a una seria analisi scientifica.”

Ecco, in sintesi, cosa balza all’occhio:

  • Nel 2014 morivano 1800 persone al giorno, con a volte picchi di 2000 nei mesi invernali, di cui 1600 anziani;
  • La metà di queste 1600, 800 persone al giorno, erano vaccinate;
  • La causa principale di queste morti erano le “solite” patologie: cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie etc.

Oggigiorno, è bene far notare, le persone che vengono classificate come decedute “per COVID” variano in un numero compreso tra le 400 e le 600 con, sporadicamente, la presenza di picchi più elevati.

Bisogna inoltre sottolineare il fatto che molte di queste morti sono, in realtà, persone decedute per altre patologie (chissà come mai dimenticate dalle cronache della stampa di regime), le quali, ciononostante, vengono categorizzate come “morte per COVID”.

Riassumendo, basandoci semplicemente sui dati e sugli avvenimenti vissuti da noi tutti negli ultimi 14 mesi, nel 2014 morivano 800 persone al giorno vaccinate contro l’influenza, ma, veniva rimarcato che non c’era nessuna evidente correlazione tra la morte e la vaccinazione, anzi, le morti erano causate delle “solite” malattie quali il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle respiratorie.

Oggidì, invece, questi 400-600 morti giornalieri muoiono tutti “di COVID” (secondo la narrativa mainstream) e non “con COVID” e non a causa di quelle determinate patologie che affliggevano i malati nel “lontano” 2014, ma anche negli anni a seguire. Tuttavia è necessario ricordare che, secondo i dati ripresi dall’ISS e pubblicati da SKYTG24 in un post su Instagram dell’8 Marzo, su 100 mila decessi il 18.5% presenta 2 patologie, mentre, il 66.5% presenta almeno 3 patologie. La parte finale della cronaca rimane, invece, la solita: “Non esiste correlazione tra i deceduti ed i vaccini”.

A questo punto, è necessario fare qualche calcolo per allineare i concetti nella maniera più consona: “Muoiono circa 1800 persone, con punte fino a duemila nei mesi invernali – ha detto nell’articolo del 2014 [Cricelli, presidente della SIMG] – la maggior parte dei decessi, circa 1.600 al giorno, avviene in persone anziane”.

Per proseguire è necessario categorizzare il gruppo “anziani” con delle specifiche caratteristiche, che nel nostro caso corrispondono ad una sola: l’età. Parliamo di “individui con più di 70 anni”.

Nel 2014 morivano 1600 anziani al giorno su 1800 decessi. (1600/1800)*100 = 88,8%. Percentuale degli anziani sulla totalità dei morti giornalieri.

Dati COVID dell’ISS pubblicati da SKYTG24 l’8 Marzo 2021:

70-79 anni: 24,34% dei morti
80-89 anni: 41,56% dei morti
90+ anni: 20,3% dei morti

24,34 + 41,56 + 20,3 = 86,2%. Percentuale di anziani su 100 000 decessi. 

A questo punto, qualcuno dovrebbe porsi seriamente la seguente domanda:

“Quale sarebbe questa pandemia esattamente”?

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9 COMMENTS

  1. C’è un dato che mi interessa molto e che dovrebbe essere estrapolato e studiato approfonditamente.
    Ed è quello delle morti improvvise totali.
    A me interessa uno studio comparativo di tale dato grosso negli anni ad esempio dal 2015 al 2021 compresi.
    E poi mi interesserebbe una valutazione per età, sesso, lavoro, patologie in corso, stato inoculatorio per il 2021, accertamento anatomopatologico inerente la causa di morte, etc,etc.
    Temo ci potrebbero essere sorprese.

  2. Strano…l’ HIV è un virus mortale e si continua ad andare a mignotte e voi COVIDIOTI rompete le balle dopo che i media di regime vi hanno spappolato ben bene il cervello? Se proprio volete guadagnarci qualcosa da questa farsa-pandemia, andate a fare i magnaccia, che è meglio.

  3. Ma di quali morti per Covid “non riconosciuti come tali” si viene a parlare se si ammette che sono “misteriosamente” scomparse le altre patologie? E’ evidente che le persone che “non si sono prese l’influenza” sono quelle falsamente colpite dal coronavirus. E’ proprio qui che il saldo non torna, nel 2014 e nel 2017 abbiamo avuto più decessi. La percentuale del 2014 rispetto all’anno precedente era del venti per cento in più e nessuno si stracciava le vesti. Oggi qualcuno se le straccia per un quindici per cento in più, per altro causato dalle mancate cure? L’errore è nel “sed”. Se si è amici del bugiardo Platone, che su Socrate ha detto sempre una cosa diversa da quello che aveva detto in opere precedenti, non si può essere contemporaneamente amici della verità. Meno morti per traffico ma più suicidi, meno morti sul lavoro ma più per avvenuta depressione. I non curati affetti da altre patologie hanno costituito quelle migliaia di morti che servivano a Benito Mussoconte per sedersi al tavolo della pace. Una pax europea alla quale oggi siede il suo successore Mario Dragoglio per effetto dell’ordine del giorno Renzi che invece di destituirlo il venticinque luglio lo ha defenestrato il venticinque gennaio. Si riconsolerà con la Salò dei Cinque Fasci. Comunque è inutile consigliare la lettura del professor Mamone Capria o di tanti altri luminari. E’ inutile anche citare le stesse statistiche, involontariamente ree confesse, dell’Istituto Superiore di Sanità. Chi non vuole vedere nel telescopio continuerà a dire che Galileo ha torto e a tifare per Platone contro Atene. Con la fasciocomunista Sparta è inutile discutere.

  4. Complimenti per la puntuale precisazione. Vedo che non riesce a confutare un solo dato. Come i comunisti dei piani quinquennali, quando i numeri contrastano con la realtà, per gli schiavi dell’ideologia non c’è alternativa che modificare la realtà.

    • Fenomeno! Se lei leggesse il Miglioverde, troverebbe decine di articoli che confutano i dati da mesi. Si legga, le do un consiglio solo, perchè con lei non perdo tempo, lo studio del professor Mamone Capria. Capito, nazista ignorante?

  5. Ma chi fa i titoli su questo giornale? Come scritto più avanti, i 1600 morti sono per ogni causa, non per influenza. Inoltre, se c’è un aspetto, tra tanti ambigui, chiaro nella pandemia, è la congruità tra morti dichiarate in seguito al Covid e saldo tra il totale decessi 2020/2021 rispetto agli anni precedenti: circa 120.000 (da 600.000 a oltre 700.000 sui 12 mesi). Anzi, considerando che i lockdown, sciagurati sotto altri punti di vista, hanno sicuramente ridotto il numero di morti per altre cause (traffico, sul lavoro, per non parlare proprio della “normale” influenza: non conosco una sola persona che se la sia presa, quest’anno), il saldo è probabilmente maggiore: se certamente vi sono “morti per Covid” che non lo erano, vi sono stati anche tanti altri morti per Covid non riconosciuti per tali, soprattutto i primi mesi. Amicus Plato, sed magis amica veritas.

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