di REDAZIONE
Ci sono due partiti sulla bocca di tutti i sudditi di Sua Maestà: l’United Kingdom Indipendence Party (Ukip) e lo Scottish National Party (Snp). Due movimenti che chiedono la secessione, il primo dall’Unione europea e il secondo della Scozia dalla Gran Bretagna.
La notorietà delle sigle ha portato non solo benefici elettorali, ma anche finanziari. Secondo gli ultimi dati disponibili infatti, l’Ukip di Nigel Farage ha incassato 3,8 milioni di sterline in donazioni da privati l’anno scorso. Un aumento del 500% rispetto all’anno precedente.
Lo Snp, che durante lo scorso autunno ha promosso, e perso, un referendum per chiedere l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito, ha invece incassato 4,1 milioni di sterline. Dieci volte quello che aveva raccolto l’anno precedente. Il partito gode di grande popolarità al nord e certamente l’appuntamento elettorale ha contribuito al successo della raccolta fondi.
Guardando però ai numeri assoluti Conservatori e Laburisti continuano a farla da padrona. Nel 2014 i Tory hanno raccolto 29,2 milioni di sterline in donazioni di privati, molti dei quali sono arrivati dai finanzieri della City e dagli industriali. Michael Hintze, fondatore di uno dei più agguerriti hedge fund di Londra, ha donato da solo 1,51 milioni di sterline.
Il Partito Laburista invece ha incassato 26,4 milioni nel 2013, con un aumento di 5,3 milioni rispetto all’anno precedente. A foraggiare la sinistra inglese sono i sindacati, che hanno staccato gli assegni più grossi.
Terzi in classifica arrivano i Liberaldemocratici, che nel 2014 hanno raccolto 8,7 milioni di sterline, raddoppiando quasi il livello raggiunto nel 2013 (4,4 milioni).
