“Perché sprecare denaro pubblico per chiedere di applicare la Costituzione Italiana? Perché spendere 30 milioni di Euro per chiedere mandato ai cittadini con un quesito complicato e che non parla di contenuti?”, se lo chiede l’ex sindaco di Cinisello, Daniela Gasparini, oggi parlamentare del Pd. Che interviene nel dibattito sul referendum per l’autonomia della Regione Lombardia.
“Un referendum regionale significa costi sprecati e tempi morti. Ma allora, perché non procedere direttamente e subito per ottenere lo stesso risultato senza costi?”, si chiede l’onorevole Gasparini che ha proposto una interpellanza parlamentare: “Per evitare di usare malamente denaro pubblico e vista la consultazione degli elettori e degli iscritti del Partito Democratico che confermano la richiesta di accelerare il percorso per una maggiore autonomia delle Regioni, ho predisposto una interpellanza urgente già condivisa dai deputati del mio partito, affinché si avvii subito l’intesa con il Governo per trasferire funzioni dallo Stato Centrale alla Regione Lombardia”.
“Già una richiesta in tal senso fu avviata nel 2007, poi fu bloccata dal governo Berlusconi e, contraddizione della politica, dall’allora Ministro degli Interni Roberto Maroni – continua la Gasparini -. Con questa interpellanza riprendiamo un percorso che non vide la luce ma ai cittadini lombardi non piacciono tante parole, sono persone concrete che vogliono chiarezza su costi e benefici di una iniziativa importante come questa e, per avere coscienza di ciò, occorre avviare l’intesa con il Governo e non fare referendum inutili”.