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Istigazione alla disobbedienza, il nostro condirettore alla sbarra a Forlì

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di REDAZIONE

Mercoledì 22 Febbraio prossimo, a Forlì, presso il Palazzo di Giustizia (in via Lazzaretto 1) si terrà l’udienza che vede imputato il nostro condirettore Leonardo Facco, accusato di “Vilipendio della Repubblica e delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate” (Articolo 290 c.p., poi derubricato e archiviato per difetto di querela) e di “Istigazione a disobbedire alle leggi” (Articolo 415 c.p).

L’udienza, aperta al pubblico, con inizio alle 13.30, prevede la deposizione da parte dei testi del Pubblico Ministero e la presenza dell’imputato.

Per l’occasione, il gruppo del Movimento Libertario dell’Emilia-Romagna organizza un presidio pacifico all’esterno del Palazzo di Giustizia di Forlì e, successivamente, un incontro con Leonardo Facco ed Alessandro Fusillo.

Per informazioni, scrivere alla seguente mail: annaballerini@movimentolibertario.com

W LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE!

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21 COMMENTS

  1. “Art. 415 (Istigazione a disobbedire alle leggi). Chiunque pubblicamente istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico, ovvero all’odio fra le classi sociali, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.
    Cosa si intende per leggi di “ordine pubblico”? Leggi in difesa di “ordine democratico” e “sicurezza dei cittadini”: concetti astratti definibili dai magistrati a loro arbitrio (correttamente motivato, ovvio). Quanto all’odio fra le “classi sociali”, per un libertario il problema non si pone, essendo le “classi” un’invenzione per annullare gli individui.
    La bestemmia non è più un reato, ma guai a toccare certi altarini!

  2. Ma che istigazione! Leonardo dice quello che pensano tanti altri.

    Alla faccia del paese democratico con la “libertà di parola” come diceva Draghi… magari!

    Leonardo io tifo te!

  3. Devo purtroppo ammettere che se sei uno che critica il sistema finisci sotto processo e forse anche dentro, proprio come in Cina dove basta poco per finire in un laogai.
    Se invece sei uno dei tanti esponenti dei centri sociali che spacchi tutto nei centri delle città o se sei un brigatista, quello passa come cultura. Con un po’ di culo magari finisci anche a tenere conferenze in certe università.

  4. La Presidente del Tribunale di Forlì è una “pu… di corte” di nomina massonica, compreso la Procuratore della Repubblica, come tante altre a cominciare da Pesaro Procuratore compreso, Ancona Procuratore compreso, Perugia procuratore compreso, ma qui un uomo (il famoso Raffaele Cantone), Firenze anche Presidente di Sezione comprese e Procuratore compreso. Mi fermo qui a dimostrazione di quale consesso di boiardi sia il Consiglio Superiore della Magistratura CSM. Nessuna norma di diritto positivo viene rispettata.

  5. È bello credere che il bene vince sempre, che la libertà è forse il bene più assoluto, non so dire se è più una speranza o un utopia, la mia utopia, la nostra utopia. Sono curioso di vedere cosa diranno in tribunale. Forza e coraggio hai tutto il mio sostegno morale.

  6. In buona sostanza perseguono i reati d’opinione che non dovrebbero neppure esistere, non basta loro applicare la censura, quando qualcosa si discosta dal politicamente corretto e costituisce una critica al potere lo devono trattare come un crimine grave. Gli stessi magistrati che per tutto il periodo delle discriminazionie e persecuzioni sociali dei non sierati e dei decreti illegittimi e della violazione sistematica della costituzione hanno fatto finta di nulla, adesso si accaniscono sui pochi libertari italiani come fossero delinquenti. Mi rendo conto di quanto sia difficile mantenere la calma quando si deve interagire con simili cani da guardia del potere, ma occorre evitare di fare il loro gioco e offrirgli qualche appiglio. Un forte abbraccio e tutta lia mia solidarietà ed empatia. Claudio

  7. Purtroppo siamo caduti dalla padella alla brace: regime sempre, con qualsiasi nome lo si voglia,chiamare.
    Sta di fatto che l’Italia ormai è serva dei padroni, ha perso la sua sovranità e così la sua dignità. Pochi con l’orgoglio italiano. E tu, Leonardo, sei uno di quei pochi. Tutto il mio sostegno e solidarietà.
    “Fortis cadere, cedere non potest”

  8. Temo fortemente per il risultato della sentenza. Mi aggrappo al sentimento speranzoso che appartiene a quasi tutti gli esseri umani ma no so se a questa categoria appartengano anche gli operatori giudiziari. Un plauso comunque all’imputato per saper dimostrare una forza che purtroppo io non possiedo.

  9. Sto dalla parte di Leonardo Facco. Gli esprimo solidarietà umana e morale. Abbasso lo stato. Viva la libertà..
    Gaetano

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