di SIRIO TURATI
"Rimango basito e attonito nel vedere il poco interessamento se non addirittura l'assenza, ad esempio degli italiani, rispetto alla missione di “curiosity” su Marte, io sono uno scienziato spaziale, non mi occupo di geo-politica. Posso dire soltanto che il nome del robot la dice tutta. Si vede che in tanti non sono curiosi. Sa… per noi scienziati, la curiosità non è un peccato, bensì la virtù di base senza la quale è impossibile fare ricerca e aprire nuovi orizzonti per far evolvere la specie umana”.
Questo é quanto ha affermato con una battuta uno degli ingegneri specializzati in ottica di precisione al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, che ha così risposto ad una imbarazzante domanda di una giornalista islandese quando si faceva notare nel corso di una recente conferenza stampa l' enorme differenza tra alcune nazioni che seguono con avidità tutte le notizie relative alla missione, mentre altre, invece, neppure se ne sono accorte.
Paradossal
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