di MATTEO CORSINI
Mario Monti, lo scorso 4 luglio nel corso della conferenza stampa al termine del vertice bilaterale con Angela Merkel, ha fatto questa affermazione: "La riforma del mercato del lavoro non ha goduto di buona stampa in Italia... semplificando, le parti hanno assunto, da una parte, un atteggiamento desideroso di stravincita, e un desiderio di conservatorismo dall'altra. E quindi la riforma ne è uscita abbastanza svilita da entrambe le categorie."
Secondo il presidente del Consiglio, mentre in Italia la Confindustria non ha saputo apprezzare i vantaggi della riforma e i sindacati si sono arroccati nella difesa più o meno dura della disciplina previgente, all'estero, e nell'ambito delle istituzioni comunitarie in particolare, la riforma stessa è stata giudicata molto positivamente. Questa osservazione di Monti non credo sia di per sé sufficiente per considerare positivamente la riforma, dato che è del tutto consueto che, almeno inizialmente, la Commissione eur
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